Fortezza, Eden per le api Un milione al lavoro per il “Miele dei bastioni”

la STORIA palmanovaColore limpido dai toni ambrati e gusto dolce piacevolmente delicato: si presenta così il primo “Miele dei bastioni” prodotto dalle api nelle arnie posizionate sulla cinta...

la STORIA

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Colore limpido dai toni ambrati e gusto dolce piacevolmente delicato: si presenta così il primo “Miele dei bastioni” prodotto dalle api nelle arnie posizionate sulla cinta fortificata di Palmanova. L’iniziativa, nata su proposta del Consorzio apicoltori della Provincia di Udine e approvata dal Comune, è stata presentata ieri nei pressi della lunetta napoleonica che ospita una ventina di arnie, nel tratto di cinta bastionata in corrispondenza di baluardo Contarini, tra porta Aquileia e porta Cividale. Venti arnie significa circa un milione di api, un bel contributo a una specie preziosissima per l’ecosistema.

«Quello della cinta bastionata di Palmanova – commenta il presidente del Consorzio apicolori della Provincia di Udine, Luigi Capponi – è un vero paradiso per le api. Siamo in un ambiente non inquinato, non disturbato, circondati da fiori, con alcune essenze arboree importanti, in presenza di acqua. I prati stabili consentono con la varietà e la particolarità dei fiori presenti di produrre un miele di eccellenza. Siamo contenti di aver trovato un’amministrazione sensibile a queste tematiche di tutela della natura e del territorio». L’idea di dedicare un’area della cinta bastionata alle api e alla produzione del miele è nata dall’incontro dell’assessore ai bastioni, Luca Piani, con Maurizio Versolatto che fa parte del consiglio degli apicoltori di Udine, e si è sviluppata con il contributo dell’apicoltrice Gessica Riva. Nella parte retrostante della lunetta, sono posizionati due apiari. Uno è destinato alla produzione del miele, l’altro allo studio delle api e alla loro fecondazione per la nascita di nuove api regine. L’apiario destinato allo studio, permette di censire, tramite tecnologie raffinate, quante api escano dall’arnia e quante vi facciano ritorno in modo da capire immediatamente se vi siano episodi di morie o se tutto funzioni nell’ecosistema.

«La cinta bastionata, con i suoi prati stabili e la sua biodiversità, è un luogo ideale per questo tipo di studi. La lunetta è un luogo isolato e chiuso al pubblico accesso. Questo garantirà le condizioni ideali per le api, per gli studiosi e la corretta distanza dal centro abitato» commenta l’assessore Piani. Il progetto avrà una durata di un paio d’anni, eventualmente prorogabili in relazione ai risultati raggiunti e al gradimento di quest’iniziativa anche nelle scuole. Sono infatti previste attività di divulgazione, laboratori per la conoscenza del mondo delle api e dell’ambiente in cui vivono. «Nel concedere l’uso degli spazi – aggiunge il sindaco Francesco Martines – abbiamo chiesto esplicitamente che lo studio sia declinato anche in momenti formativi dedicati alle scuole. Conoscere il nostro ambiente naturale, la sua varietà, le sue dinamiche rappresenta un tassello fondamentale nella formazione dei nostri ragazzi». E poi vi è l’aspetto produttivo che potrà nascere da questo progetto. Già un primo miele è stato raccolto in queste arnie e i risultati sono promettenti. L’idea che si potrebbe sviluppare «è quella – aggiunge il primo cittadino – di realizzare un prodotto nuovo, il Miele dei Bastioni, che potrà diventare anche un ottimo veicolo di promozione della fortezza e un ricordo per i turisti che ci fanno visita ogni giorno». —



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