Generali ha firmato: il Palazzo Carciotti di Trieste è stato venduto

Siglato il contratto da 13,2 milioni. Il 9 aprile per il Leone l’atto definitivo. Inizia la riqualificazione: investimento stimato in una sessantina di milioni

Francesco Codagnone
La fiancata di Palazzo Carciotti (Silvano)
La fiancata di Palazzo Carciotti (Silvano)

Palazzo Carciotti è stato venduto a Generali Real Estate. Il rogito per il passaggio di proprietà dell’edificio è stato firmato a mezzogiorno di ieri davanti al segretario generale del Comune Giampaolo Giunta.

Il Leone si allunga così sul waterfront triestino e torna a ruggire nella sua prima, storica sede dove le Assicurazioni furono fondate nel 1831, preparandosi ad avviare un imponente intervento di riqualificazione che riconvertirà il palazzo in un “innovation hub” con una parte residenziale.

Il piano da 60 milioni per Palazzo Carciotti a Trieste: così Generali torna a casa
Palazzo Carciotti fotografato da Massimo Silvano

L’asta

La compagnia si era assicurata il palazzo all’asta in dicembre per un’offerta di 13,2 milioni. L’avviso di gara era stato pubblicato lo scorso ottobre, dopo anni di vani tentativi di vendere l’immobile e quattro precedenti aste andate a vuoto. A sorpresa le offerte erano state tre e a prevalere sono state le Assicurazioni, prime per un soffio (48 mila euro) davanti alla proposta da 13 milioni e 152 mila euro di Carciotti Srl, società di immobiliaristi e costruttori locali costituita ad hoc e amministrata da Mauro Gerin. Il terzo offerente era Flavio Dalle Fratte, consulente di Banca Generali ma presente al tavolo in veste privata, entrato in gara con un’offerta di 9 milioni e 20 mila euro, di poco superiore alla base di 8,8 milioni.

Da corso Cavour a Palazzo Carciotti: così il Leone conquista le Rive di Trieste
I palazzi di Generali: Carciotti, Berlam e la sede direzionale. (Silvano)

La firma

A rappresentare Generali per la firma c’era la procuratrice speciale Fabiana Zanchi. Per il Comune, il contratto è stato siglato dalla direttrice del Servizio immobiliare Lucia Tomasi, poi presente in Salotto Azzurro con il sindaco Roberto Dipiazza e l’assessore Elisa Lodi.

Il trasferimento dell’importo totale da parte delle Assicurazioni al Comune è stato perfezionato venerdì scorso, andando a integrare la cauzione già versata in sede d’asta, pari al 10% del valore iniziale. Il Comune può quindi già disporre dei proventi incassati dalla vendita, che andranno riversati «in opere pubbliche: un’opportunità importante – commenta l’assessore Lodi – per l’intera città, in virtù della solidità e della storicità della presenza di Generali a Trieste».

Generali si aggiudica l’acquisto di Palazzo Carciotti a Trieste per oltre 13 milioni
Palazzo Carciotti a Trieste Foto Massimo Silvano

L’iter

Firmato il rogito, trattandosi di un immobile vincolato in più punti – il Carciotti fu edificato tra il 1798 e il 1805 su progetto di Matteo Pertsch – ora si dovranno attendere sessanta giorni per consentire alla Soprintendenza di esercitare l’eventuale prelazione. Un passaggio formale, quest’ultimo, visto che difficilmente il ministero della Cultura vorrà rivalersi su quel palazzo maestoso quanto consumato dal tempo.

Trascorso il termine dei sessanta giorni, quindi tra due mesi, si procederà a sottoscrivere un ulteriore contratto ricognitorio (attestando, nell’occorrenza, il mancato esercizio della prelazione da parte delle Belle arti), dunque a iscrivere l’atto di vendita al registro tavolare. Il passaggio di proprietà definitivo – precisa il Comune – è previsto per il 9 aprile.

La riqualificazione

A quel punto Generali potrà ufficialmente disporre del Carciotti. In vista anche dell’Assemblea degli azionisti, prevista per l’8 maggio a Trieste, è dunque probabile che nei prossimi mesi il Leone svelerà altri dettagli circa la riqualificazione dei 14 mila metri quadrati del palazzo. Come anticipato al Piccolo dall’amministratore delegato di Generali Real Estate Aldo Mazzocco, l’investimento impegnerà una cifra nell’ordine di 60 milioni su non meno di trenta mesi.

Il progetto si svilupperà su due fronti. Gli spazi sul retro del Carciotti, con accesso su via Genova, saranno riconvertiti in chiave residenziale e frazionati in appartamenti. La parte monumentale, quella affacciata su riva Tre Novembre e di maggior pregio storico, verrà trasformata in innovation hub, che – dai pochi dettagli che trapelano – ospiterà progetti di innovazione e formazione di respiro internazionale in partnership con le istituzioni pubbliche del territorio.

Pochi giorni fa il governatore Massimiliano Fedriga aveva lasciato intuire che l’iniziativa vedrà la presenza nel Carciotti anche della Regione e dell’Università. Il progetto sarà firmato dall’architetto Carlo Ratti, docente al Mit di Boston e curatore della Biennale di architettura 2025.—

Argomenti:cronaca

Riproduzione riservata © Il Piccolo