Già sepolta l’Uti Collio-Alto Isonzo Arriva di nuovo il commissario Viola

Francesco Fain
Scioglimento degli organi dell’Uti Collio-Alto Isonzo. Nomina del commissario, individuato nel funzionario regionale Paolo Viola. Il provvedimento è contenuto in una lettera della Regione al sindaco Rodolfo Ziberna, sino a ieri presidente dell’Uti. «Un passo in avanti nel percorso di riforma degli enti locali del Friuli Venezia Giulia, che segna il superamento delle Uti e apre al nuovo assetto territoriale con l’avvio degli enti di decentramento regionale», commenta l’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti.
Paolo Viola è anche commissario dell’Unione territoriale intercomunale giuliana mentre Augusto Viola è stato nominato commissario straordinario delle Unione del Friuli centrale e Noncello, i cui organi erano già stati sciolti dallo stesso Roberti ai sensi dell’articolo 8 della legge regionale 4 del 2019. Si volta pagina, dunque. Nuovamente. Chiusa la Provincia, chiude anche l’Uti.
«Viola è un caro amico. È una persona di elevatissima competenza, dalla grande esperienza. Ovviamente, sarà mia cura offrire la massima collaborazione in questo momento di transizione». Ziberna non nasconde come l’Uti sia stato «un tentativo mal riuscito da parte della giunta regionale precedente di superamento delle Province. Sarebbe stato facile, per me, uscire dall’Unione intercomunale, viste anche le campagne del centrodestra contro quest’istituzione. Ma, allòra, ho preferito rimanere in sella perché si sarebbe corso il rischio di affidare la presidenza a un Comune più piccolo e l’Uti sarebbe diventata ingestibile, considerando anche le competenze sull’edilizia scolastica ereditate dall’ex ente Provincia».
Ziberna ha stretto i denti. «Non è stato un bel lavorare perché eravamo sguarniti di dipendenti visto che ne abbiamo ereditato forse sette dall’ex Provincia. Sono rimasto in prima linea, al pezzo, e devo ringraziare tutti i colleghi sindaci che hanno manifestato grande condivisione praticamente su tutto».
Ora, sarà compito del consiglio regionale individuare “un qualcosa” che sostituisca l’Uti. «Vediamo di capire i prossimi sviluppi: presumibilmente e comprensibilmente la Regione, quest’anno, sarà occupata su altri fronti, facilmente immaginabili vista l’emergenza coronavirus».
Il provvedimento definisce i compiti principali che spetteranno ai due commissari chiamati a curare gli adempimenti per la liquidazione delle Uti entro la fine di giugno 2020. «A loro - spiega ancora l’assessore regionale Roberti - verrà demandato il compito di organizzare l’avvio degli Enti di decentramento regionale, i quali subentreranno alle Uti fino alla nomina degli organi interni che ne assicureranno autonomia e funzionamento». Ai commissari sarà riconosciuta un’indennità di carica pari a quella attribuita al sindaco del Comune dell’Unione con il maggior numero di abitanti, con la maggiorazione del 50 per cento in ragione del conferimento a entrambi dell’incarico di commissario di 2 enti. —
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