Gli ambientalisti bocciano la gara di moto sul Carso

RONCHI DEI LEGIONARI. Un “no” deciso e la richiesta di un rinvio della manifestazione. Wwf e Legambiente prendono posizione sulla gara di moto enduro organizzata da “Motoclub Carso” che, domenica 15 giugno, si svilupperà sui territori dei Comuni di Ronchi dei Legionari, Fogliano Redipuglia e San Pier d’Isonzo.
Le associazioni ambientaliste lamentano, in prima battuta, il coinvolgimento di aree di interesse naturalistico, tanto più in un momento in cui è ancora in corso la nidificazione dell’avifauna e la riproduzione di diverse specie, che subiranno un forte disturbo. Sarà coinvolta, infatti, l’area di rilevante interesse ambientale del fiume Isonzo e saranno sfiorate quelle carsiche.
«In particolare nell’area carsica il disturbo, con possibile abbandono di nidi – sottolineano Claudio Siniscalchi e Luca Cadez - potrà riguardare specie particolarmente tutelate dall’Unione Europea, come sono le Succiacapre, Averla piccola e Tottavilla. Sarebbe stato sufficiente realizzare tale competizione in periodo autunnale per evitare questa molestia».
Nella perdurante assenza di un piano di gestione per le zone carsiche, ricordano Wwf e Legambiente vigono per esse le misure di conservazione della Regione biogeografica continentale e tra le regolamentazioni previste entro tali misure vige il anche il divieto di transito fuoristrada. «Considerato che le aree di interessate dall’attività motoristica andranno a lambire i confini del Sito Natura 2000 – aggiungono -, sarebbe opportuno inoltrare agli enti preposti una richiesta di parere allo svolgimento di tale attività. La gara, poi, andrà a interessare un tratto di carrareccia a Fogliano-Redipuglia, compreso tra le Alture di Polazzo e Castelnuovo, oggetto di recentissimi lavori di manutenzione, con rifacimento del fondo con ghiaino. Chiediamo che il ripristino del fondo stradale che inevitabilmente si renderà necessario al termine della gara motoristica sia addebitato agli organizzatori».
Per limitare l’impatto della manifestazione, ancora, si raccomanda di posizionare i punti di assistenza, dove si presume ci sarà maggior disturbo, in ambiti urbani e comunque in punti poco sensibili sotto il profilo ambientale. «A nostro giudizio – proseguono - sarebbe stato preferibile evitare il transito nel tratto golenale dell’Isonzo e mantenersi su strade asfaltate nel percorso carsico. Notiamo un continuo e non regolamentato uso del territorio per attività motoristiche, specialmente moto da cross, spesso prive di targa o con targhe occultate, nelle zone più appettibili, ovvero quelle con morfologie più variegate, come il Collio, le sponde e golene dei fiumi, Isonzo in primis, le pendici carsiche. Riteniamo che inserire aree golenali e carsiche in una manifestazione ufficiale sia quantomai diseducativo per i praticanti della disciplina e possa portare come conseguenza alla frequentazione di queste aree anche al di fuori di eventi organizzati». Per questi motivi, viene proposto un rinvio della manifestazione almeno di un mese, per limitare il disturbo alla fauna selvatica nel periodo di riproduzione e la modifica del percorso evitando le aree più sensibili sotto il profilo ambientale.
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