Gli artisti di strada non si arrendono al virus Compagnia del carro: idea festival digitale

La storia
Tiziana Carpinelli
Se bisogna soffrire nella paura di ammalarsi per capire quanto, in tempi normali, si stia in realtà bene, allora una volta alle spalle l’orrido virus certamente si saprà gioire di uno spettacolo pur se verrà allestito in formula ridotta o con canovacci rivisitati e corretti dai distanziamenti sociali. Il desiderio di riscoprire il potere salvifico di una risata si respira infatti nell’aria. Gli artisti si sono messi all’opera. E nonostante il settore dell’intrattenimento sia uno di quelli ad aver patito di più, per la mole impressionante di appuntamenti cancellati, qualcosa si sta muovendo.
Termometro della situazione è la Compagnia del carro, che dodici anni fa, partendo dallo Staranzano Busker festival per arrivare a un contenitore di pièce regionale, con caratura internazionale per la provenienza di mimi, giocolieri, maghi e altri artisti di strada, ha deciso di non arrendersi e riavviare i motori, lasciando spazio all’inventiva per immaginare nuove regole con cui delineare gli appuntamenti rivolti al pubblico.
Lo spunto, come spiega Lionello Peres, è arrivato da una lettera inoltrata dal Comune di Monfalcone (ma analoga iniziativa è sorta pure da parte di Cervignano) con cui si chiedeva se non fosse possibile ricreare l’appuntamento del festival internazionale adattandolo alle nuove misure dettate dal Covid-19, uscendo però dal cliché di uno show esclusivamente declinato al digitale. Una nuova sfida che la Compagnia di Staranzano, in un gioco all’avventura, ha deciso di accettare, pesando a una manifestazione «che possa convivere con mascherine, distanza sociale, contingentamento del pubblico». A breve il gruppo che conta sessanta soci presenterà formalmente un progetto che, se approvato, verrà replicato su più piazze: Monfalcone, Grado, Cervignano e Staranzano. Il momento è difficile perché il festival, ch’era già confermato in cinque appuntamenti, non potrà riprodursi nelle modalità conosciute prima. E allora? «Ci siamo confrontati con altre organizzazioni e anche con gli artisti all’estero – spiega Peres, conosciuto da tutti per i suoi stupefacenti numeri da mangiafuoco che tanto meravigliano i bimbi – e così abbiamo iniziato a tratteggiare un modo per fare comunque spettacolo all’aperto, nel rispetto degli attuali dpcm, che forse pure cambieranno, vale a dire mascherine, distanze, entrate e uscite separate, partendo dalla prenotazione preventiva dei posti, per gestire appunto il problema dell’assembramento, un concetto tutto da definire nell’esatta portata, forse il problema più rilevante». «C’è poi la considerazione – prosegue – che un intero nucleo familiare, fruitore tipico dei nostri spettacoli, non necessita di distanziamento poiché si tratta di conviventi, ma può costituire un’isola a sé». La Compagnia punta anche a ingentilire gli spazi con sedie e distanziatori colorati, steward che accompagnino lo spettatore nella sua area, sanificazioni tra una replica e l’altra. Inevitabilmente le date consolidate subiranno modifiche: a Monfalcone il festival cadeva a fine luglio, come a Cervignano, e ora si pensa che slitterà senz’altro ad agosto, lo stesso per Staranzano, dove era in carnet a giugno e invece si farà il mese successivo.
Insomma, c’è da dire solo «stay tuned», «rimanete sintonizzati», ai tanti appassionati estimatori delle performance di strada: la magia ci sarà, ma sarà ammantata di una cascata di mascherine. –
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