Gli esercenti lanciano il progetto a tutela e sicurezza delle donne

L’Isontino sposa una volta di più la battaglia per la cultura di genere e la prevenzione della violenza. E lo fa, quinta realtà italiana dopo Pisa, Matera, Latina e Rimini, sposando il progetto nazionale #sicurezzaVera, frutto del protocollo siglato dalla Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) di Confcommercio, il suo Gruppo Donne Imprenditrici e la Polizia di Stato.
Il progetto è stato presentato ieri mattina durante un partecipato incontro nel parco del Municipio, alla presenza del direttore generale della Fipe nazionale e della presidente del Gruppo Donne imprenditrici Roberto Calugi e Valentina Picca Bianchi e nella sua fase sperimentale raggrupperà oltre 20 province italiane entro la fine del 2021.
L’obiettivo del protocollo, che punta a coinvolgere nei prossimi mesi il più alto numero di esercizi pubblici possibile sul territorio, è quello di incrementare i livelli di sicurezza delle donne e degli stessi esercizi, mettendo in campo strategie di prevenzione di eventi illegali o pericolosi connessi a forme di violenza di genere. Un fenomeno, questo, che anche nell’Isontino è diffuso e affrontato con grande impegno dalle forze dell’ordine, come ha avuto modo di spiegare durante la conferenza di ieri il vicequestore di Gorizia Claudio Culot. Ogni anno la Questura si trova a fronteggiare almeno una ventina di casi gravi di violenza di genere, in provincia, ma gli episodi più o meno significativi, che spesso coinvolgono anche minori, sono quasi all’ordine del giorno, alcune centinaia all’anno. Tra i 10 e i 15, invece, i provvedimenti amministrativi di ammonimento per gli autori delle violenze.
Ecco perché è indispensabile promuovere la cultura del rispetto e della sicurezza. E qui risiede l’importanza del progetto #sicurezzaVera, sottolineata dagli interventi delle autorità intervenute. Tra queste il presidente di Confcommercio Gorizia Gianluca Madriz, che ha ringraziato le imprenditrici Antonella Muto e Lara Starz per aver supportato l’adesione del territorio al progetto, Roberto Calugi – che ha parlato di un’iniziativa «che vuol valorizzare il ruolo sociale degli esercizi pubblici» –, il viceprefetto Antonino Gulletta e il sindaco Rodolfo Ziberna. E ancora, la Consigliera regionale di parità Anna Limpido, Laura Francescutto della Rete nazionale degli istituti alberghieri, la presidente di Sos Rosa Francesca Vuaran.
«Parliamo di un progetto trasversale, per diffondere la cultura di genere coinvolgendo la rete di pubblici esercizi che sono diffusi capillarmente ovunque – ha detto Valentina Picca Bianchi –, e per questo rappresentano punti di riferimento. I nostri esercizi sono già luoghi sicuri, svolgono un ruolo sociale, ma vogliamo che possano svolgerlo con ancor più consapevolezza».
Così tra le possibili azioni previste dal progetto, campagne informative, corsi di formazione per le dipendenti e per i titolari dei pubblici esercizi, perché imparino a riconoscere e affrontare eventuali situazioni di violenza di genere. E ancora, il programma #sicurezzaVera entrerà nelle scuole, integrato dall’autunno nelle ore di educazione civica degli Istituti alberghieri dai quali i futuri professionisti del mondo della ristorazione e della ricettività usciranno. —
M. B.
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