Giro d’affari di 11 milioni per Gusti di frontiera: incassi saliti del 50%

Il sindaco Ziberna euforico: «Tanti benefici. Non siamo una città sonnacchiosa». Lovato: «Alberghi pieni non di standisti ma di visitatori. Risultato eccezionale»

Francesco Fain
(foto Marega)
(foto Marega)

«Circa undici milioni di euro di giro d’affari», afferma il sindaco Rodolfo Ziberna, sulla base di algoritmi e calcoli non immediati. E, all’interno di questa cifra-monstre, c’è tutto: incassi degli stand, introiti di bar e ristoranti che hanno lavorato bene sfruttando la massa di persone, affari dei negozi di abbigliamento che hanno avuto – a loro volta – dei benefici concreti.

Il tutto grazie a una manifestazione (Gusti di frontiera) che, quest’anno, complice anche il bel tempo, ha dato il meglio di sé con 700 mila presenze nell’arco delle 4 giornate. «Questa è la dimostrazione che sono tanti i benefici che porta “Gusti”, anche al tessuto commerciale locale. Cosa ha lasciato la kermesse? Ha dato dimostrazione che non siamo una città morta e sonnacchiosa», annota Ziberna.

A Gorizia più di 700 mila presenze per Gusti di Frontiera: è l’edizione dei record
Folla di gente a Gusti di Frontiera (Marega)

La Confcommercio

In alcuni casi, gli incassi sono saliti anche del 50 per cento, in altri addirittura del 70 (come in alcune tabaccherie), in altri ancora i progressi ci sono stati, seppur limitati. Molto interessante l’analisi del presidente di Confcommercio Gorizia Gianluca Madriz.

«Si è lavorato bene grazie a “Gusti di frontiera”, ciò è indiscutibile, e registro una certa soddisfazione nella nostra categoria. Certo, c’è chi ha lavorato meglio, chi peggio perché ci sono zone, chiamiamole “fuori circuito”, che sono state meno interessate al passaggio della folla e ne hanno pagato, loro malgrado, le conseguenze».

Edizione da record per Gusti di Frontiera a Gorizia

Madriz esprime anche la «grossa soddisfazione» dell’associazione che presiede «per aver partecipato attivamente alla manifestazione con il nostro stand in Casa Krainer, lungo via Rastello. Ciò significa che siamo i primi a credere in questa città ma, come ho ripetuto più volte, servono scelte sinergiche e concordate. Noi ci siamo e ci saremo».

I suggerimenti

Il numero uno dei commercianti approfitta anche per suggerire alcuni possibili miglioramenti da apportare al Gran galà dei golosi in chiave futura. «Io vorrei, ad esempio, che ci fosse un maggior coinvolgimento delle attività commerciali non direttamente interessate al flusso. E mi piacerebbe si puntasse, ancor di più, sulla qualità. La scelta di coinvolgere personaggi come Giorgione e Fabrizio Nonis va in questa direzione. Dobbiamo passare a un livello superiore relativamente all’offerta». In altre parole, meno maxi-sagra ma un evento con più specialità e prelibatezze ricercate.

Gli alberghi sold-out

Come sempre puntuale anche la riflessione del vicepresidente per il settore Turismo di Confcommercio, Alessandro Lovato. Le strutture ricettive, in queste quattro giornate, hanno registrato il tutto esaurito.

«Gusti di frontiera rappresenta una di quelle situazioni per cui bisognerebbe avere l’albergo... a fisarmonica. Le richieste di pernottamento sono state addirittura sovrabbondanti rispetto all’offerta». Ecco perché parla di struttura a fisarmonica, estensibile a seconda della richiesta. «Del resto - sorride - se non riempiamo gli hotel in occasione di questa manifestazione, quando dovrebbe accadere?».

Lovato fornisce anche un’altra osservazione. Davvero molto interessante. «Quest’anno, le nostre strutture, più che dagli standisti, sono state riempite da visitatori, giunti appositamente a Gorizia per questa manifestazione che, quest’anno, festeggiava i suoi primi vent’anni ed era incardinata alla Capitale europea della cultura».

I b&b e via Rastello

Chiara Canzoneri, chef, imprenditrice e presidente di Federalberghi Gorizia, fa invece un ragionamento su due binari.

Riguardo al comparto dei bed & breakfast e delle strutture ricettive extra-alberghiere parla di «ottimo successo con stanze pressoché esaurite». «Il bilancio, su questo versante, è stato assolutamente positivo. A tutto tondo». Ma lei può fornire anche un importante punto di vista orientato su via Rastello, l’antica via del Commercio, visto che lì ci sono le sue attività e lei può considerarsi un po’ l’anima dell’azione di rilancio di quella parte del centro storico.

«Partiamo da un dato di fatto: l’aspettativa era sicuramente molto alta fra gli esercenti e i commercianti, considerando che c’era l’abbinata Gusti di frontiera/Go!2025. Sicuramente folla c’è stata ma ho visto un muro di gente che passava e non si fermava nei locali. Diciamo che è stato un weekend molto più bello rispetto all’anno scorso, gli affari sono andati bene ma non benissimo». Ma il quadro generale, secondo la categoria, è stato tutto all’insegna del segno “più”. 

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