Gusti diventa borderless In piazza Transalpina i sapori transfrontalieri
I due Comuni vogliono confermare il villaggio anche nelle prossime edizioni
Protagoniste le Capitali della cultura: da Oulu a Chemnitz e České Budějovice

E venne il giorno tanto atteso. Senza confini. Da oggi “Gusti di frontiera” è diventata pienamente transfrontaliera con l’inaugurazione della sezione borderless in piazza della Transalpina, sul versante sloveno.
Una novità (più volte auspicata ma mai concretizzata negli anni passati) per celebrare degnamente la Capitale europea della cultura e il suo nobile significato. Ma non deve essere un’esperienza episodica, legata solo a Go!2025.
Il progetto futuro
I due sindaci Rodolfo Ziberna e Samo Turel vanno a braccetto e vogliono che lo “sconfinamento” diventi stabile, fisso.
«È l’anno zero di un progetto che vogliamo diventi patrimonio comune e duraturo del territorio. Lavoreremo affinché, anche negli anni a venire, ci possa essere “Gusti” a Gorizia con una parte a Nova Gorica, magari cambiando la formula di anno in anno», sottolinea il primo. Perfettamente concorde Turel: «Speriamo che questa espansione possa essere un valore aggiunto da confermare nei prossimi anni. Noi siamo pronti».
Tra le tantissime iniziative del Borgo della Transalpina, si segnala “Ecoc taste hub” dove i rappresentanti delle Capitali europee della cultura presentano le loro specialità culinarie locali: Chemnitz (Germania) 2025, Trenčín (Slovacchia) 2026, Oulu (Finlandia) 2026 e České Budějovice (Repubblica Ceca) 2028.
La partenza lanciata
Come sta andando la manifestazione? Decisamente bene. Ormai è un lontano ricordo il giovedì blando delle edizioni del passato, dedicato all’aperitivo o poco più.
“Gusti di frontiera” ha iniziato subito innestando la quarta. Tanta gente e parcheggi che hanno faticato a contenere le auto. «L’esordio è stato al top - sorride l’assessore comunale ai Grandi Eventi, Luca Cagliari -. Si è respirata una bella atmosfera di complicità e di convivialità sia giovedì sia venerdì.
La giornata di sabato, peraltro, sarà scandita anche dalle passeggiate urbane firmate Promoturismo Fvg: al mattino, alle 10.30, con “Gorizia, una storia di frontiera” e, nel pomeriggio alle 15, con “Atmosfere goriziane”, due itinerari che intrecciano storia e suggestioni cittadine, restituendo al visitatore l’anima della città di confine».
L’ordine pubblico
Durante la prima giornata ha funzionato anche l’apparato di sicurezza. L’unico momento di vera tensione in piazza Municipio con una rissa scoppiata giovedì alle 22.45 ma senza gravi conseguenze. Poi, interventi per il malore di una donna, per un caso di ubriachezza, per problematiche agli estintori poi risolte.
Diversi automobilisti, poi, hanno tentato di entrare nell’area della festa per parcheggiare. Sono stati respinti. «Ringrazio le forze dell’ordine, la Polizia locale, la Protezione civile - sottolinea l’assessore Francesco Del Sordi - per il loro impegno».
Il salotto
Il cuore pulsante della manifestazione torna ad accendersi al “Salotto del Gusto” in piazza Sant’Antonio, curato da Isabella Lupi e Alojz Felix Jermann con il progetto A Local Feeling.

Alle 17 protagonista sarà il dialogo con la nuova generazione di produttori – Nicola Primosic, Ana Terčič, Fabijan Muzic e Marta Venica – chiamati a raccontare come il vino possa essere tramandato senza disperdere i valori che hanno reso grandi le cantine storiche. A seguire, come ogni sera, degustazioni guidate e aperitivi musicali trasformeranno il Salotto in un crocevia di convivialità, musica e cultura, arricchito dalle installazioni artistiche e dalla mostra fotografica dedicate al territorio. —
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