I carabinieri di Muggia a rischio declassamento

MUGGIA. La spending review minaccia di declassare a Tenenza l'attuale Compagnia dei Carabinieri di Muggia. La riconversione è l’ipotesi all’esame del tavolo tecnico istituito al Dipartimento della Polizia di Stato che sta verificando sulla base degli obiettivi di spending review per 2,5 milioni di euro proposti dal commissario straordinario Carlo Cottarelli per il comparto delle forze dell’ordine.
L'allarme arriva da Claudio Grizon, consigliere comunale del Pdl-Ncd, che recentemente aveva presentato un’interrogazione all’amministrazione proprio per far luce sui suoi propositi in merito alla realizzazione di una nuova caserma.
«Ho verificato che anche Muggia – spiega il consigliere - fa parte di quei 228 comuni italiani che sono finiti inconsapevolmente all’attenzione del gruppo di lavoro che sta definendo la razionalizzazione dei Comandi dell’Arma e della Polizia di Stato, specie dove sono presenti entrambi con l’obiettivo dichiarato di istituire 45 centri su cui fondare le basi di una riorganizzazione sulla sicurezza».
Tra i comuni della regione oggetto di riorganizzazione, oltre a Muggia, anche Cividale del Friuli e San Pietro al Natisone. «Le relazioni approvate dal gruppo di lavoro del Dps dovranno essere trasmesse per il preventivo parere per quanto attiene l’Arma sia ai Comandi Interregionali e di Legione, oltre che ai Prefetti e ai Sindaci delle località interessate. Ritengo quindi che sarebbe bene che il sindaco Nesladek, prima che sia troppo tardi, eventualmente assieme al Prefetto, si attivi nei confronti del Dipartimento della Polizia di Stato per verificare la possibilità di revocare tale provvedimento».
La motivazione? Semplice. «A differenza degli altri comuni, quello di Muggia è una realtà di confine con esigenze di sicurezza e controllo del territorio che altri non hanno. Spero che Nesladek - prosegue Grizon - condivida le preoccupazioni dei molti cittadini muggesani che come me, pur condividendo l’esigenza di realizzare risparmi e di rendere più efficienti le organizzazioni periferiche dello Stato, visti anche i periodici furti nelle abitazioni e le varie esigenze di controllo del territorio che si sono acuite con l’apertura dei confini tra Slovenia e Croazia, si attivi anche per promuovere un consiglio comunale straordinario, a cui invitare il Prefetto ed il comandante della Compagnia dei Carabinieri, ove verificare la situazione, analizzare le argomentazioni da utilizzare per scongiurare il declassamento della Compagnia».
Va ricordato che in questo processo di riorganizzazione è finita anche la Polizia di Stato che ipotizza il taglio di 287 presidi, sedi minori della polizia postale, ferroviaria e stradale e nuclei subacquei.
Come noto per la nostra provincia è prevista tra l’altro la chiusura del Commissariato di Duino Aurisina e, in regione, anche quello di Tolmezzo.
Sul progetto della nuova Caserma dei Carabinieri, che il sindaco Nesladek ha evidenziato come sia impossibile da contemplare causa il patto di stabilità, Grizon è lapidario: «Prendo atto che il sindaco non si è dimenticato del problema della caserma, ma sono certo che se oggi avessimo già la nuova struttura, o se il suo finanziamento fosse stato reperito e l’iter ben avviato, non rischieremmo di vederci declassare in Tenenza la nostra Compagnia e ridimensionare i servizi di controllo del territorio comunale».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo