I triestini “adottano” le perle del Castello di Miramare
Lanciata una raccolta di fondi per ristrutturare il pianoforte di Carlotta. E in futuro si punta a sistemare fontane e cancelli

Il Castello di Miramare
TRIESTE Visitatori e amanti di Miramare, provenienti da tutto il mondo, unitevi: il castello ha bisogno di voi. Un modo per aiutarlo c'è. Si chiama Artbonus ovvero la possibilità per i mecenati di oggi di operare a favore del patrimonio statale. Qualunque cittadino può devolvere del denaro per il ripristino di un bene culturale pubblico che necessita di interventi di manutenzione, protezione e restauro. Può farlo a beneficio di fondazioni lirico sinfoniche, teatri di tradizione, altri enti dello spettacolo e, appunto, musei. In cambio, oltre alla soddisfazione di aver contribuito a salvaguardare le bellezze del Paese, potrà avere un'agevolazione fiscale al 65%.
Una formula che può essere utilizzata per diversi monumenti sul territorio italiano grazie alla legge di stabilità del 2016 che ha consolidato e reso permanente questo sistema. Anche la reggia di Massimiliano e Carlotta, insieme al suo parco, è stata inserita dalla sua direzione nella lunga lista. Oggetto ora della richiesta di fondi per ritrovare nuova vita è il pianoforte di Carlotta. «Abbiamo avviato la politica dei piccoli sostegni con Artbonus - specifica la direttrice del Museo autonomo Andreina Contessa - : sul web chiunque può fare una donazione, si trovano online i progetti da finanziare. Il primo che ci ha consentito di raccogliere un po’ di soldi ha riguardato i concerti del sabato sera - per i quali, anzichè pagare il biglietto, era possibile lasciare un’offerta -. L’obiettivo è il restauro del pianoforte di Carlotta. Abbiamo avuto un ottimo riscontro dal pubblico».
Neanche terminata questa tranche di donazioni, proprio sul sito Artbonus.gov.it è possibile dare già un altro aiuto, questa volta per ritinteggiare gli oggetti in metallo del parco. Servono per questo 120mila euro. In futuro invece si pensa a finanziare con questa formula interventi cime la sistemazione delle fontane, tra cui quella che si trova nel piazzale antistante il castello, quella con la mamma col bambino tra le due ali del castello e quella con putto e cigno sul piazzale del Castelletto. E ci sono poi i cannoni regalati da Leopoldo I del Belgio. Tutte le donazioni verranno appunto detratte fiscalmente.
In relazione alla qualifica del soggetto che effettua le erogazioni liberali sono previsti limiti massimi differenziati di spettanza del credito d'imposta. In particolare, per le persone fisiche ed enti che non svolgono attività commerciale (dipendenti, pensionati, professionisti), il credito d'imposta è riconosciuto nel limite del 15% del reddito imponibile; per i soggetti titolari di reddito d'impresa (società e ditte individuali) ed enti non commerciali che esercitano anche attività commerciale il credito d'imposta è invece riconosciuto nel limite del 5 per mille dei ricavi annui.
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