Il “Blockbuster” messo in liquidazione

di Francesco Fain
Un’enorme insegna gialla e blu. Un marchio conosciuto in tutto il mondo. Un punto di riferimento per tutti gli appassionati di film in dvd o in videocassetta.
Questo “era” Blockbuster a Gorizia. Utilizziamo il verbo all’imperfetto perché, da ieri mattina, l’insegna che campeggiava in via IX Agosto è stata coperta con del colore nero. E i vandali, questa volta, non hanno alcuna responsabilità. Sulle vetrine, poi, l’annuncio di forti sconti e svendite.
Immediatamente, si sono moltiplicati gli interrogativi. Quello sembrava essere un negozio che funzionava: clienti se ne vedevano parecchi ma, forse, non abbastanza nell’era di Sky, di Internet e dei film scaricabili dalla rete. Chiude? Non chiude? Le domande si sono moltiplicate ieri mattina. Repentinamente. Il negozio è ancora aperto ma regna l’incertezza. Il colosso dell’home video è in crisi in tutto il mondo.
Tentiamo un approccio con i dipendenti del negozio di via IX Agosto. Ma le bocche sono cucite. «Non lo sapevate? L’azienda è in liquidazione - ammette a denti stretti una commessa -. Non si sa se l’azienda è stata ceduta, non si sa nulla di preciso». Insomma, pare che gli stessi dipendenti sappiano davvero ben poco riguardo al futuro del negozio e del loro posto di lavoro. Si vocifera che, comunque, il punto-vendita venga rifornito e certezze dovrebbero esserci almeno sino a marzo. Poi, non si sa.
E in effetti da una verifica più approfondita in Camera di commercio si scopre che l’azienda è in liquidazione volontaria con richiesta di concordato preventivo. Va detto che la situazione non riguarda soltanto Gorizia ma la “Blockbuster Italia” nella sua interezza. Tant’è che, attraverso la Filcams Cgil di Gorizia, siamo venuti in possesso di un comunicato che illustra i contenuti dell’incontro del 28 dicembre scorso con i vertici di Blockbuster Italia: incontro dedicato all vertenza nazionale, non solo goriziana.
«Il liquidatore, dott. Galluccio, ha confermato - si legge nella nota - di aver presentato istanza per il concordato preventivo, lo scorso 20 dicembre. La richiesta di ammissione prevede: cessione di circa 79 punti vendita ad “Esserebenessere”, catena di parafarmacie; imponendo la legge la presenza di farmacisti laureati, l’azienda assumerà 1 fulltime equivalent per punto vendita; i creditori privilegiati, primi fra tutti i lavoratori, saranno soddisfatti al 100%; Cigs per 12 mesi, con mobilità volontaria; Chiusura dei punti vendita entro il 31 marzo, salvo eccezioni per vendere tutte le rimanenze di magazzino».
Chiuderà anche il negozio di Gorizia? E, al suo posto, arriverà una parafarmacia? Domande, per ora, senza risposte.
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