Il Comune fa causa a Vodafone per un’antenna

Atto di precetto e pignoramento verso terzi. Si è arrivati a tanto, a Ronchi dei Legionari, a conclusione della lungue querelle tra l’amministrazione comunale e Vodafone, la compagnia telefonica che, negli anni passati, aveva installato un’antenna nell’area del campo sportivo Sandro Brunner, a Vermegliano, senza pagare quanto dovuto per la concessione. La municipalità ronchese ha affidato allo studio legale Morelli di Rieti la pratica per arrivare ad una risoluzione definitiva della questione. Una grana che arriva da lontano e s’è trascinata fino ad arrivare all’esecuzione forzata.
Tutto parte quando, nel 2008, il Comune aveva concesso un’area comunale per una superficie di circa 50 metri quadrati, in via Granatieri, all’interno del campo sportivo “Brunner” a Vodafone per il posizionamento di un impianto per telefonia mobile per la durata di 9 anni. La concessione prevede anche la possibilità di ospitare il gestore telefonico Telecom Italia, sulla base di uno specifico accordo commerciale stipulato a livello nazionale con l’obiettivo di condivisione dei siti già esistenti. Il contratto prevedeva la possibilità dell’estensione ad eventuali altri gestori, previo atto specifico da concordarsi con il Comune, con un aggiornamento del canone iniziale. Così, nel 2010, Vodafone aveva presentato un’istanza per sublocare ad ulteriore gestore, nello specifico Wind, proponendo un aggiornamento del canone ed un aumento di superficie. La richiesta era stata accolta con l’autorizzazione all’occupazione di ulteriori 15 metri quadrati e con un adeguamento del canone di ulteriori 5 mila portandolo in totale a 15 mila, confermando la scadenza al 4 dicembre 2017. Tre anni dopo la stessa azienda telefonica chiedeva l’applicazione del solo pagamento della Tosap per l’occupazione dell’area comunale, pagando l’importo minimo previsto di 516,16 euro. Ipotesi che l’amministrazione comunale ha scartato, mettendo in evidenza i mancati introiti dal 2012 al 2016. Una somma rilevante, quella che Vodafone deve al Comune, vale a dire 54.419 euro che sono la somma del saldo dovuto nel 2012 e di quanto non versato dal 2013 al 2016. In più occasioni, poi, la municialità ronchese ha anche chiesto un’altra eventuale controproposta, invitando gli operatori telefonici nei propri uffici per approfondire ulteriori possibilità di accordi. Inviti che non sono mai stati accolti.–
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