«Il Consorzio turistico va abolito»

Il presidente degli albergatori Ascom replica al consigliere Tirelli (Ln): «Non spetta alla nostra categoria rilanciare l’Isola»
Di Antonio Boemo

Abolire il Consorzio turistico nell’ambito di una radicale rivisitazione del settore turistico locale. Lo sostiene Marco Cedolin, presidente provinciale degli albergatori Ascom, che afferma: «Se di sforzo si vuol parlare, allora servirebbe una rivisitazione completa dell'organigramma turistico a partire dall'abolizione del Consorzio turistico, un pachiderma senza idee e senza una giusta programmazione». Questo è solo uno degli aspetti che Cedolin tratta, replicando anche al consigliere Enzo Tirelli (Lega Nord) il quale ha sostenuto, tra l’altro, la reintroduzione della tassa di soggiorno.

Cedolin dice di essere rimasto sorpreso di aver letto che, secondo Tirelli, come presidente provinciale degli albergatori Confcommercio anziché occuparsi di problematiche sindacali dovrebbe interessarsi di promozione e programmazione turistica. «Tengo a precisare – dice Cedolin - che a Grado esistono due organi preposti (Ufficio Urp e Consorzio turistico) a svolgere questa attività e che non spetta a noi albergatori il rilancio dell'Isola del sole». E aggiunge che gli stessi albergatori di Confcommercio sono propensi a sedersi a un tavolo per condividere idee e proposte da far arrivare a chi “comanda”, ma che il suo compito è rappresentare i colleghi albergatori in merito a problematiche sindacali e non di programmazione turistica.

Quanto alla tassa di soggiorno, Cedolin afferma che Tirelli ha frainteso la sua prima risposta: «Intendevo dire che negli ultimi anni gli albergatori, pur offrendo sempre il miglior prodotto possibile e la consueta ospitalità, non hanno aumentato i prezzi, e che un’eventuale introduzione di una tassa andrebbe a colpire il consumatore finale. Ma non è forse proprio questo che renderebbe meno appetibile Grado nel panorama turistico?».

L’idea di creare un’Agenzia turistica, lanciata da Tirelli, viene invece accolta favorevolmente da Cedolin, ma a condizione che non ci siano campanilismi e che ad operare siano solo professionisti capaci di far programmazione e promozione turistica.

«Il signor Tirelli - conclude Cedolin - come presidente dell'Albergo diffuso dovrebbe promuovere il prodotto che rappresenta, ma forse preferisce uscire sui giornali e perdere tempo in dibatti che non portano a nulla».

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