Il pianto dei ragazzi: «Davide non può essere morto»

Incredulità e profonda tristezza tra gli allievi del 47enne  arrivati in tanti all’autoscuola Baracani: «Gli volevano bene» Il cordoglio dei colleghi



La scomparsa dell’istruttore di guida Davide De Martino, deceduto a 47 anni giovedì nella sua abitazione, ha destato sconcerto generale. Il cordoglio e la vicinanza ai famigliari ha unito quanti avevano avuto modo di conoscerlo, per 10 anni collaboratore dell’Autoscuola Baracani, di via Bixio. L’incredulità s’è moltiplicata con tale prepotenza tra i “suoi” ragazzi che hanno voluto “toccare con mano” la tragica realtà: hanno varcato l’ingresso dell’Autoscuola Baracani con la speranza di un equivoco. Non poteva essere Davide l’istruttore di guida strappato alla vita da un infarto. Una conferma che ha trascinato tutti in una profonda tristezza. Lo ha raccontato ieri Luca Baracani: «I ragazzi sono venuti in autoscuola per chiedere se era vero che Davide non c’era più. La loro tristezza era vera, la sentivi addosso - ha spiegato stretto nel magone -. Mi hanno fermato anche per strada, tutti a pormi la stessa domanda. Eravamo una famiglia e lui era una parte molto importante. Il dolore è immenso».

La commozione ha contagiato anche i colleghi. Un post su Facebook ne dà la misura: «Anche oggi tutti promossi. Ma dedico questo esame a Davide, collega concorrente ma amico, mai nemici. Tu da lassù ora ti godi una pensione “troppo anticipata” ma che desideravi tanto». Sentimenti autentici, come genuina era la semplicità, la correttezza ed il rigore di un istruttore che sapeva anche diventare “complice” dei propri allievi quando durante le lezioni di guida condivideva la tensione della prova e la soddisfazione di averla superata. «Il nostro lavoro produce evidentemente il suo stress, tuttavia quando siamo in auto diventiamo un po’ come dei confessori – ha osservato Andrea Davanzo –. Certo ci vuole la dovuta distinzione di ruoli, ma con i ragazzi si stabilisce un forte legame. Davide era un istruttore capace, ma non si poteva non diventarne amico. Era bravo a sostenere lo stress, comunque non lo manifestava, aveva sempre il sorriso». Il collega lo ricorda quando negli anni Novanta era arrivato a Monfalcone assieme al suo socio. «Avevano rilevato l’autoscuola Zoff. Non erano “figli d’arte”. I primi a introdurre elementi nuovi, come le auto di guida colorate». Davanzo e Baracani s’erano associati all’attività, finché Davide era diventato collaboratore dell’Autoscuola di via Bixio trasferendo la sua residenza in via Ugo Foscolo. Hanno colpito anche le coincidenze di quanto è avvenuto, il malessere che ha colto Davide durante gli esami di guida che ha comunque portato a termine prima di salire a casa chiedendo alle allieve di attenderlo per poi volerle riportare all’autoscuola. Come se il suo animo gentile avesse pensato agli altri, per l’ultima volta.

Intanto si attende la data dei funerali. Davide De Martino sarà sepolto nella tomba di famiglia, al cimitero di Cattinara. Il rito funebre verrà celebrato nella cappella della Santissima Trinità.—



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