In barca lungo le coste croate non passa la tassa sul motore

Smentita la revisione del calcolo, comanda sempre la lunghezza del natante Moduli d’ingresso e uscita obbligatori fino all’adesione di Zagabria a Schengen
Di Andrea Marsanich

FIUME. Arriva la smentita alle voci circolate nei giorni scorsi e che indicavano come in Croazia l’ammontare della tassa di navigazione per i disportisti, sia croati sia stranieri, si calcoli in base alla potenza del motore dell’imbarcazione e non più in rapporto alla lunghezza del natante.

È stato il capitano portuale di Fiume, Darko Glažar, a confermare che in questo campo non c’è stato alcun cambiamento: «Per navigare nel nostro Paese, e mi riferisco al turismo nautico, il permesso annuale viene ancor sempre calcolato in base alla lunghezza dell’imbarcazione».

La tassa, come già detto, ha una valenza annuale e va versata nelle capitanerie portuali quarnerine, istriane e dalmate. Riguarda i natanti lunghi dai 2 metri e mezzo in su. Si va dal balzello minimo che corrisponde a 31,6 euro e si va a superare (per i bestioni oltre i 35 metri) i 605 euro. Sono importi non da poco, che però vengono scontati per i diportisti che frequentano ogni anno le acque croate dell’Adriatico. In quel caso gli armatori potranno godere di sconti che andranno dal 10 al 50 per cento, sempre in riferimento alle tariffe di partenza».

Nessuna novità di rilievo nemmeno per la tassa di soggiorno che va applicata alle imbarcazioni lunghe più di 5 metri e dotate di posti letto. In tal caso il computo riguarda sia la lunghezza del natante, sia la durata del soggiorno. L’esborso minimo, barca da 5 a 9 metri e soggiorno fino a 8 giorni, è di 150 kune (19,8 euro) che sale a 39,5 euro fino a 15 giorni, a 52,7 fino a 30 giorni, 79 euro fino a 90 giorni e 131,6 euro per un anno. Quello massimo, riguardante imbarcazioni lunghe più di 20 metri e soggiorno fino ad un anno, è di 1700 kune, pari a 224 euro (vedi lo schema per blocchi).

«Voglio ribadire che non ci sono modifiche nemmeno per quanto riguarda le notifiche di ingresso e uscita dalla Croazia – specifica il capitano Glažar – anche in questo caso i moduli vanno compilati nelle capitanerie. Posso confermare che si andrà così avanti fino a quando la Croazia resterà fuori dallo spazio Schengen. Non appena ne farà parte, le notifiche di entrata e uscita dalle acque croate dell’Adriatico saranno semplicemente abolite».

L’imposta di soggiorno e quella per la sicurezza della navigazione (la predetta tassa di navigazione) vanno versate in un solo posto, trattandosi del sistema one – stop – shop, introdotto per facilitare gli amanti della nautica da diporto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo