Velocità e manovre azzardate, il sindaco Dipiazza dopo la morte di Marta: «Ora autovelox fissi»

Il cordoglio del primo cittadino: “Dissuasori di velocità e limite a 30 all’ora non servono”. Il governatore Fedriga: “Necessaria una presa di responsabilità collettiva” 

Gianpaolo Sarti
L’attraversamento pedonale protetto di via Fabio Severo non è bastato (Silvano)
L’attraversamento pedonale protetto di via Fabio Severo non è bastato (Silvano)

Il sindaco Roberto Dipiazza è profondamente addolorato per quanto accaduto: «Santa Madonna Vergine... che tragedia, povera ragazza – commenta – non ho veramente parole».

Ma, oltre allo sgomento, Dipiazza conferma la difficoltà oggettiva a intervenire concretamente per fare in modo che chi è alla guida rispetti i limiti e la segnaletica, in modo da evitare gravi incidenti analoghi a quello in cui ha perso la vita la venticinquenne Marta Gianelli.

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A sinistra Marta Gianelli, a destra i fiori in via Fabio Severo (Silvano)

«C’è chi propone di installare i dissuasori di velocità sulle strade, cioè i dossi, ma ciò provoca un rumore costante – spiega il primo cittadino – pensate alle auto e ai bus che ci passano sopra di continuo... la gente poi non dorme più di notte. Questo lo avevamo già sperimentato, non va bene. Ed è anche impossibile imporre i limiti a 30 all’ora dappertutto, perché chi va a 30 all’ora? Cosolini aveva introdotto questa modalità a Opicina, ma non è andata bene. Non sono di certo queste le soluzioni».

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E dunque? «L’unica possibilità – precisa Dipiazza– è rimettere gli autovelox fissi, ma tempo fa la Cassazione li aveva vietati. Quindi servirebbe una nuova legge che consenta ai Comuni di poter acquistare i nuovi dispositivi di controllo della velocità. Lo Stato deve fare una norma che ci autorizzi a comprare le colonnine super controllate. E noi le mettiamo subito. Comunque – aggiunge – in giro c’è gente incosciente. L’altra sera ero a Barcola... c’era uno che andava a oltre 100 all’ora, pazzesco».

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A sinistra Marta Gianelli, a destra la Jeep coinvolta nell'incidente

Sulla tragedia di via Fabio Severo e sulla possibilità eventuale di introdurre misure più restrittive nei centri urbani o anche in quelli periferici, è intervenuto pure il presidente della Regione Massimiliano Fedriga: «Credo che le misure possibili siano già state messe in campo – le sue parole – ma serve la responsabilità di tutti. Cioè bisogna capire che quando si guida un’auto si rischia per se stessi e per gli altri. Serve un grande senso di responsabilità. Non credo che la soluzione sia continuare ad alzare le pene, perché non è una soluzione. Illudersi che mettendo il dissuasore risolviamo il problema – conclude il presidente della Regione – se non c'è una responsabilità collettiva, è appunto un’illusione». —

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