Sette nuove “reclute” nella pattuglia dei Nonni vigile di Trieste

Presentata la squadra che ogni giorno presidia le scuole cittadine: conta 50 volontari. Gjergj: «Temevo di non essere all’altezza ma ho trovato la fiducia dei bambini»

Lorenzo Degrassi
I nonni paletta in Consiglio comunale (Lasorte)
I nonni paletta in Consiglio comunale (Lasorte)

Sono in tutto 50, alcuni con alle spalle quasi vent’anni di servizio, altri appena arrivati. Tutti con la stessa missione: garantire la sicurezza davanti alle scuole della città. I “nonni vigile”, figure ormai familiari per bambini e famiglie, hanno ricevuto nella sala del consiglio comunale i tradizionali abbonamenti bus gratuiti offerti dalla Trieste Trasporti, un piccolo ma significativo riconoscimento per il loro impegno quotidiano. Alla cerimonia erano presenti l’assessore alla sicurezza, Caterina De Gavardo, il vicecomandante della Polizia Locale, Paolo Jerman, i consiglieri d’amministrazione della Tt, Vanessa Antonella Cason e Paolo Tudda, insieme al consigliere comunale di FdI Marcelo Medau, storico promotore dell’iniziativa.

I nonni paletta di Trieste si raccontano al Piccolo

La nuova squadra

«Quest’anno sono 50 i nonni vigile che ci aiuteranno in questo servizio importantissimo – ha sottolineato De Gavardo –. Molti di loro sono ormai volti noti, ma ci sono anche sette nuovi ingressi. Alcuni prestano servizio da 19 anni, segno della solidità di un progetto che considero prezioso. A tutti loro un sentito ringraziamento a nome del Comune per l’impegno profuso nel garantire la sicurezza dei bambini e delle loro famiglie, ma anche quale esempio di impegno civico». Il consigliere Tudda ha portato i saluti del presidente di Tt, Maurizio Marzi Wildauer, ricordando che l’iniziativa nacque nel 2017 con l’allora presidente Giorgio Luccarini. Jerman, dal canto suo, ha rimarcato «la buona sinergia tra uffici che ha garantito la presenza dei nonni fin dal primo giorno di scuola».

Le storie dietro i numeri

Dietro ai numeri ci sono però volti e storie. Come quella di Melitta Marenco, che da 4 anni presidia l’uscita delle scuole, prima in via Costalunga e oggi in via dei Vigneti: «I miei nipoti sono cresciuti e le giornate a casa mi sembravano vuote. Ho scelto di dedicarmi ai bambini che devono attraversare la strada: con gentilezza si ottiene tutto, non litigo mai né con i genitori né con gli automobilisti».

Melitta Marenco
Melitta Marenco

Le basta un sorriso per sentirsi utile: «Quando i bambini mi salutano o mi fanno un disegno di ringraziamento, capisco che sto facendo qualcosa di buono non solo per loro, ma anche per me stessa».

C’è poi Gjergj Lara, arrivato dall’Albania 36 anni fa e tra le “nuove leve” del gruppo. «Dopo una lunga vita di lavoro, volevo rendermi utile alla comunità. Questo servizio è un modo per continuare a sentirmi parte attiva, con impegno, amore e rispetto».

Gjergj Lara
Gjergj Lara

Gjergj non nasconde l’emozione dei primi giorni: «All’inizio temevo di non essere all’altezza, invece i bambini si sono fidati subito e i genitori mi hanno accolto con grande calore. È una soddisfazione che ripaga della fatica di stare ore in piedi».

Infine Roberto Giacca, 80 anni, nonno vigile da 9: «Ho iniziato quando mia nipote andava all’asilo, lei era felice e io ancora di più. È un servizio che dà molto a chi lo fa: si creano legami, si conoscono intere famiglie, e si rimane connessi alla vita della città».

Roberto Giacca
Roberto Giacca

Poi un’osservazione critica: «Qualche automobilista corre troppo, soprattutto vicino alle isole pedonali strette anche a causa dei parcheggi per i motorini: sarebbe utile rimuovere almeno una serie dai due lati, così da garantire maggiore sicurezza agli autobus. Un piccolo intervento che renderebbe il nostro lavoro ancora più efficace». —

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