Inerti e rottami di ferro abbandonati sul Carso Chiesti pattugliamenti

Il consigliere comunale Chittaro per fermare l’emergenza dei rifiuti propone il controllo di telecamere e polizia locale

RONCHI

Non si placa a Ronchi dei Legionari l’emergenza legata all’abbandono di rifiuti. Ed è ancora una volta il Carso a rimetterci, un luogo adatto alle passeggiate ed alle tonificanti corse, trasformato in discarica. Ed è quanto è successo anche nelle scorse ore, non lontano dall’ex poligono di tiro dell’esercito, lungo quei viottoli che sono frequentati da tanti appassionati del jogging, ma che sono facilmente raggiungibili anche dalle automobili cariche di materiale che non serve più.

Invece di utilizzare l’ecopiazzola di via del Lavoro Artigiano gli ignoti, al calare della sera, arrivano nella zona carsica, si guardano attorno per assicurarsi che non ci sia nessuno, scaricano e fanno perdere le loro tracce. Così ecco che si ritrovano secchi di plastica contenenti inerti, cassette della frutta usate, pezzi di ferro ed altro materiale che senza grandi sforzi, potrebbe essere riciclato.

Un’usanza ormai ben consolidata, contro la quale non valgono a nulla gli appelli. Così come usanza incivile è quella di lasciare i rifiuti domestici accanto o dentro le benne per la raccolta del verde e delle ramaglie o attorno alle campane per il vetro.

Non manca chi, poi, usa i cestini stradali per depositare le immondizie. Una pratica che deve finire e per questo il consigliere comunale Renato Chittaro, insiste sulla necessità di dotare questi luoghi di un sistema di videosorveglianza, ma anche di usare delle automobili civetta, con a bordo agenti della Polizia locale, che potrebbe, finalmente, smascherare i colpevoli. L’amministrazione comunale di Ronchi dei Legionari ha un piano per l’implementazione delle telecamere ed alcune delle zone più frequentate dagli aficionados dell’abbandono dei rifiuti, come ad esempio in via del Capitello, nel rione di Vermegliano, potrebbero essere dotate di occhi elettronici.

Una piaga che non si arresta e contro la quale l’amministrazione comunale mette in campo le sue forze, come la persuasione delle persone e l’attività della Polizia locale, ma anche il proprio denaro. E sono già undici le sanzioni comminate nei primi sei mesi per questo genere di reati. —



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