Patto Comune-Guardia di Finanza per vigilare sui fondi di Porto Vecchio
Firmato il protocollo d’intesa per contrastare frodi e illeciti anche sulla riqualificazione dell’antico scalo: «Finanziamenti ingenti, doveroso tenere alta l’attenzione»

I soldi in ballo sono tantissimi. A partire dai 620 milioni di project financing di Porto Vecchio. A cui si aggiungono i finanziamenti del Pnrr. Per questo bisogna scongiurare il rischio che finiscano nelle mani sbagliate o che vengano gestiti in modo “opaco”. Per questo la Guardia di finanza e il Comune di Trieste venerdì hanno firmato un protocollo di intesa.
Controllare l’iter degli investimenti pubblici, scovare e stroncare sul nascere eventuali frodi e casi di corruzione, ma anche conflitti di interesse e duplicazione dei finanziamenti. Sono gli obiettivi che si prefigge il patto, sottoscritto venerdì mattina dal sindaco Roberto Dipiazza e dal comandante provinciale della Guardia di finanza Michele Pallini nell’elegante salotto azzurro. Alla firma era presente anche il comandante regionale delle Fiamme gialle Fabrizio Nieddu. Il patto rafforza e semplifica le procedure di scambio dati e di informazioni di interesse investigativo tra le due amministrazioni per quanto riguarda gli interventi finanziati con risorse pubbliche.
«Nel nostro territorio non ci sono evidenze di radicamenti della criminalità organizzata – ha spiegato Pallini – ma questo non significa che possiamo abbassare la guardia, anzi. Sul piatto ci sono progettualità importanti, come quella che riguarda Porto Vecchio, per cui è doveroso vigilare. L’idea è fare squadra in modo ancora più sinergico così da contrastare qualsiasi uso improprio del denaro pubblico».
Il generale di brigata Nieddu è poi sceso nel dettaglio spiegando i risvolti operativi dell’accordo siglato. «Il protocollo disciplina la collaborazione tra la Guardia di finanza e l’ente pubblico sottoscrittore. Noi esercitiamo il nostro potere ispettivo e di controllo. Lo scambio di informazioni con il Comune ci permetterà, in caso di presunte anomalie, di mettere a disposizione le nostre migliori risorse investigative per il contrasto e la prevenzione degli illeciti». «La collaborazione ancora più stretta con la Finanza ci consente di dormire sonni tranquilli – ha affermato il primo cittadino Dipiazza – a maggior ragione con questi enormi progetti in ballo».
La firma si inserisce in una iniziativa più ampia che ha già visto coinvolti altri enti pubblici, tra cui la Regione Fvg e l’Autorità portuale, che hanno sottoscritto patti analoghi. All’appello mancava il Comune di Trieste, che ha provveduto a fare quadrato con la Finanza in nome della legalità.
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