«Io, studente deluso dal celebrato Sid»

La denuncia di un universitario del polo di via Alviano: «Docente di Economia internazionale praticamente assente da 3 anni»

«Sono uno studente universitario della facoltà di Scienze Diplomatiche ed Internazionali, sede distaccata dell’Università di Trieste a Gorizia. Scrivo per evidenziare alcune criticità del celebrato complesso universitario che frequento oramai da oltre tre anni. Scrivo soprattutto con l'intenzione di superare l'omertà accademica ed un certo disinteresse verso la realtà tipico di chi dimora in torri d'avorio».

Comincia così una lunga e articolata lettera di uno studente il quale preferisce non rivelare il suo nome. La redazione, ricevuta la lettera, l’ha contattato e accertato fosse davvero lui il mittente.

Scrive l’universitario: «Dietro la splendida cornice donatale dalla vecchia nobiltà, la facoltà non fa nulla per celare a noi, corpo studentesco, le sue brutture. Ad oggi, esiste un corso fondamentale per il curriculum, ossia Economia Internazionale, il cui professore non è se non saltuariamente presente a svolgere la sua materia. Ciò succede da almeno un biennio.

«Trovo inquietante che in un lasso di tempo così vasto (in un'azienda privata, ciò non sarebbe mai potuto accadere) non si sia trovata una soluzione che non sia la classica pezza, sovente rappresentata da corsi intensivi organizzati a giugno, sessioni d'esame gestite alla meno peggio da altri docenti (con prove sottoposte ogni volta diverse, impedendo in tal modo allo studente di calibrare efficacemente il suo studio, basandosi sull'esperienza pregressa), scambio frenetico di email che termina, con poco rassicurante puntualità, in un nulla di fatto.

«Considerando l'università come un servizio, vorrei, quanto sono al lavoro, poter dire anch'io al cliente che "prima o poi verrà fatto", "non si preoccupi, se viene quel giorno x, nella fase lunare y, tra le 14 e le 15, forse, e ripeto, forse, potremmo avere un risultato". A quanto mi risulta, -e risulta immagino al senso comune-, chi opera e lavora in questo modo si ritrova ben presto nuovamente all'ufficio di collocamento.

«È ora di smetterla di addossare continuamente la colpa allo studente, in posizione di inferiorità. Gli esami di coscienza dovrebbero esistere per tutti. È davvero questa l'università d'elite che dovrebbe produrre la nuova classe dirigente? Sono davvero queste le porte varcate da coloro che, parafrasando il professor Piergiorgio Gabassi, addirittura si auto-selezionano in anticipo? È davvero il Sid di Gorizia la facoltà dove la motivazione rimane sempre alle stelle ed il morale è alto, anche se i corridoi sono vuoti, le richieste rimangono inevase, l'obbligo di frequenza è un concetto seducente mai applicato nella pratica quotidiana? Sarebbe magnifico che a queste domande, invece di ignorarle nascondendo come gli struzzi il capo sotto la sabbia, la facoltà desse risposta». (r.c.)

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