Ipsilon istriana, entro l’estate l’apertura del tratto fra Pisino e Cerreto

Circa 700 i tecnici al lavoro sul viadotto di 105 metri Terminato fra due anni il raddoppio di corsia sul troncone Est
I lavori sulla Ipsilon istriana
I lavori sulla Ipsilon istriana

POLA Se tutto procederà secondo il cronoprogramma stabilito, tra due anni l’Ipsilon istriana avrà il profilo autostradale sulla sua intera lunghezza pari a 143 chilometri. L’importante traguardo verrà tagliato dopo il raddoppio delle corsie autostradali sul troncone orientale di 28 chilometri, l’unico sul quale si viaggia ancora su una carreggiata a doppio senso di marcia, quello tra Pisino e l’imbocco della Galleria del Monte Maggiore.. I circa 700 addetti con 250 macchinari di ogni tipo lavorano a ritmo serrato per recuperare le soste forzate causate dalle abbondanti piogge dell’autunno scorso che avevano intralciato le operazioni.

La Ipsilon istriana sorvegliata dai droni. È la prima d’Europa
Panoramica aerea della Ipsilon istriana

Ci sono intoppi dovuti non solo alle condizioni meteo, ma anche alla complessa e per aspetti avversa configurazione del terreno. Non si tratta infatti soltanto dei 30 viadotti, cavalcavia e sottopassaggi previsti dal progetto: gli ingegneri e i tecnici hanno a che fare giornalmente con situazioni impreviste relative all’instabilità del suolo. Suolo che non è composto soltanto da roccia o pietra, ma anche da materiale di consistenza più molle, per cui si rende necessario usare tecniche particolari così da consolidare le fondamenta delle varie strutture.



In ogni caso, la direzione della società concessionaria Bina-Istra si pone intanto un importante obiettivo: aprire al traffico per la prossima estate il segmento di 9 chilometri tra Pisino e Cerreto. Qui al momento gli sforzi sono concentrati sul viadotto presso lo snodo per Cerreto: lunga 105 metri. è una delle infrastrutture più complesse dell’intero troncone. Rimangono da collocare la cosiddetta coperta dello spessore di 20 centimetri, le passerelle e infine lo strato d’asfalto conclusivo.

Sempre entro l’anno appena iniziato prenderanno il via gli scavi per la seconda canna del tunnel del Monte Maggiore, lungo 5.062 metri. Come precisato alla tv da Christian Santaleza, direttore dei settori gestione e manutenzione di Bina Istra, la documentazione del progetto è pronta, i permessi edilizi ci sono e il prossimo passo è la copertura finanziaria dell’intervento, che verrà definita assieme al ministero del Traffico, comunicazioni e infrastrutture. Santaleza non ha parlato di cifre, ma già in passato è emersa l’indicazione di un importo pari a 400 milioni di euro. Quanto ai tempi di costruzione, ci vorranno come minimo tre anni. Per la costruzione della seconda canna spinge l’Unione Europea, che ha già ammonito Zagabria per il mancato rispetto dei requisiti minimi di sicurezza per le gallerie di lunghezza superiore ai 500 metri. Un monito simile a quelli indirizzati anche a Italia, Spagna, Bulgaria e Belgio. Le manchevolezze riscontrate nella canna unica riguardano le uscite di sicurezza e le norme di dispersione delle sostanze tossiche in caso di incidente o di fuga delle stesse, che verranno eliminate parallelamente alla costruzione della seconda canna. Nel frattempo sono in vigore le cosiddette misure di compensazione, ossia la sorveglianza 24 ore al giorno da parte dei vigili del fuoco che hanno a disposizione un veicolo speciale per il soccorso in caso di incidente nel tunnel. E per le necessità di evacuazione, viene attivata una segnaletica particolare che indica le tre direzioni di uscita all’aria aperta. —

P.R.

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