La “gelataia assassina” si dichiara colpevole

Processata a Vienna la spagnola che uccise il marito e l’amante facendoli a pezzi con la motosega
Di Marco Di Blas

VIENNA. L’assassinio del marito, prima, e dell’amante, poi, le avevano meritato il titolo di “mantide di Vienna”. Dopo averli uccisi, li aveva fatti a pezzi e sepolti in cantina in due vasche di cemento. Una vicenda macabra, che nella ricostruzione che se n’è fatta ieri, nella prima udienza del processo a carico dell’omicida, ha rivelato nuovi e ancor più raccapriccianti dettagli. Sul banco degli imputati, Estibaliz Carranzi, 34 anni, spagnola, accusata del duplice omicidio del marito Holger Holz, 30 anni, e del convivente Manfred Hinterberger, 48. Il primo era stato eliminato nell’aprile 2008, il secondo pochi mesi dopo, ma i due delitti erano stati scoperti soltanto lo scorso anno, quando operai scesi in cantina per sostituire un tubo avevano notato pezzi umani sporgere da un blocco di cemento. La Carranz era fuggita in taxi in Italia ed era stata arrestata un paio di giorni dopo a Udine. Ieri la donna, che durante la detenzione ha dato alla luce un figlio avuto da un nuovo compagno, si è dichiarata colpevole. Nel rispondere alle domande dei giudici è stato un fiume in piena, rivelando circostanze e particolari anche non richiesti che hanno sbalordito i presenti. Ha spiegato come aveva fatto fuori i suoi due uomini. Si era procurata una pistola Beretta calibro 22, con cui aveva sparato di spalle al marito, a distanza ravvicinata, mentre sedeva al computer. Per occultarne il cadavere aveva comprato una sega elettrica, con cui aveva fatto a pezzi il corpo, riponendoli in un freezer. Poco tempo dopo, dovendo lasciare l’appartamento, aveva trasferito i resti congelati del marito in una vasca in cantina, versandovi sopra cemento liquido. Nel novembre dello stesso anno una simile sorte era toccata all’amante, divenuto anche lui inviso. Dopo una serata trascorsa con gli amici al Museumquartier per far credere a tutti di andare d’amore e d’accordo, una volta tornati a casa aveva atteso che si addormentasse e lo aveva freddato alle spalle. Questa volta, però, forte della precedente esperienza, aveva predisposto in anticipo sega elettrica, cemento in cantina e teli di nailon per proteggere mobili e pareti dagli schizzi di sangue. Ma le vittime sarebbero potute essere più di due.

La Carranz ha raccontato di come fosse stata sua intenzione eliminare anche il suo primo amante, in Spagna, e il titolare della gelateria per cui lavorava in Germania.

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