«La maestra vuole una lettera e abbiamo pensato a te» Il Pontefice scrive ai bambini

Il tema proposto agli alunni della scuola primaria De Amicis di Medea  spedito in Vaticano. Papa Francesco ringrazia e manda una sua foto 

la storia



Una di quelle lettere che è un piacere ricevere. Quando è arrivata la busta della Segreteria di Stato del Vaticano i bambini della classe quarta della scuola primaria Edmondo De Amicis di Medea hanno fatto i salti di gioia: era la risposta di Papa Francesco a una lettera scritta al Pontefice. Tutto è nato sui banchi di scuola durante le ore di italiano. La lezione è stata incentrata sull’analisi di un testo narrativo particolare: la lettera. I bambini hanno deciso di scriverne una a un personaggio importante e la scelta è caduta su Bergoglio. «La nostra insegnante di italiano – si legge nel testo della missiva – ci ha chiesto di scegliere un personaggio a cui scrivere una lettera. Abbiamo pensato a Te! Quando sei stato eletto noi avevamo 4 anni, così la nostra insegnante ci ha fatto vedere il video della Tua elezione: veramente emozionante. Sei un Papa molto simpatico; ci è piaciuto come ti sei presentato al mondo, dicendo “Buonasera”. Dicono che sei un Papa “social”, ed è proprio vero! Ci piace vederti sempre in mezzo alla gente, fotografarti con i giovani e telefonare a gente comune. Anche noi vorremmo incontrarti per stare con Te e conoscerti meglio. Noi preghiamo sempre per Te, affinché tu possa svolgere al meglio il tuo lavoro difficile».

Al termine della lettera i saluti al pontefice da parte degli alunni Sara, Marta, Gianluca, Leonardo, Serena, Anna, Alice, Santiago, Gabriele, Evelyn e dell’insegnante Marta Bocciero. Assieme al testo sono state inviate al pontefice anche alcune poesie. Gli alunni e la maestra erano sicuri che Papa Francesco non avrebbe tradito la loro fiducia e speranza in una risposta. Quello che però non si aspettavano era una risposta così veloce. Gli alunni e la maestra hanno apprezzato le parole sincere e non banali e la benedizione del Santo Padre, ai loro occhi sempre più simpatico e buono. «Cari bambini Papa Francesco ha gradito la lettera e i pensierini, quale segno dell’affetto e della stima che riservate alla sua persona. Commosso per il delicato gesto ringrazia per l’espressione di sentimenti tanto belli e assicura per ciascuno un fervido ricordo al Signore. Mentre chiede il favore di pregare per lui, il Papa esorta a porre sempre al primo posto nel vostro cuore Gesù, il vero amico fedele che mai ci abbandona facendovi portatori di pace e di bontà tra quanti avrete modo d’incontrare. Nel contempo vi invita a guardare “al simbolo del fiore del mandorlo”: è quello che fiorisce per primo in primavera. Anche Dio è così: ci aspetta per primo, ci ama per primo, ci aiuta per primo».

Al termine della lettera la benedizione del Santo Padre «auspicando ai bambini che insieme ai familiari, alle insegnanti e alle persone care possano camminare sulla via della luce, della gioia e della solidarietà per costruire un mondo migliore nell’amore». Nella busta anche una fotografia di Bergoglio, che gli alunni e l’insegnante sistemeranno in aula all’inizio del prossimo anno scolastico. —



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