«La mafia vive dentro la società»

Il giornalista di Repubblica Bolzoni: «È cambiata e si fa fatica a riconoscerla»
Lasorte Trieste 22/02/18 - Teatro Bobbio, Il Piccolo Scuola
Lasorte Trieste 22/02/18 - Teatro Bobbio, Il Piccolo Scuola

Attilio Bolzoni, firma di Repubblica, nel suo nuovo libro “La mafia dopo le stragi” (Melampo editore, 176 pagine, 10 euro), ci racconta l’oggi: come è cambiata la criminalità organizzata negli ultimi decenni, quella che si insinua nell’economia e nel potere. «La cerchiamo nei cantieri ed è già nei mercati della frutta, la cerchiamo là e ha già le mani sul traffico di droga e sulla finanza...», ha osservato il giornalista. Bolzoni è intervenuto ieri pomeriggio al Caffè San Marco per la presentazione del suo volume, sollecitato dalle domande del direttore del Piccolo Enzo D’Antona e del caporedattore Maurizio Cattaruzza. «Si è parlato troppo di mafia, anzi si è straparlato, ma non sono stati colti i mutamenti, si fa fatica a riconoscerla. È una criminalità che vive nella società», ha riflettuto ancora il cronista ripercorrendo presente e passato, a cominciare dai delitti “eccellenti” con aneddoti e curiosità legate al suo mestiere in prima linea. «La mafia non è né di destra né di sinistra, ma controlla voti e politici locali, inquina la democrazia».

(g.s.)

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