La messicana Diana a Trieste investiga sulle vibrazioni molecolari

TRIESTE. Dopo la laurea in Fisica a Cuernavaca, in Messico, Diana Bedolla è volata a Trieste per una borsa di studio di due anni, vinta per studiare all’Ictp, con un anno di esperienza in Germania.
«Ho cominciato le mie prime esperienze con Elettra – Sincrotrone Trieste, come utente/studente grazie alle collaborazioni con l’Ictp e la Sissa, dove ho conseguito il mio dottorato in Neuroscienze. Sono molto orgogliosa di poter lavorare in un Sincrotrone e di essere una dei pochi a rappresentare il Messico in questa comunità scientifica in giro per il mondo».
Al momento Diana lavora sulla beamline Sissi al Sincrotrone, in collaborazione con Area Science Park: «Ad un progetto chiamato InCIMa4 che coinvolge le piccole e medie imprese di vari territori tra Italia e Austria, favorendo la collaborazione con gli scienziati e le infrastrutture di vari istituti di ricerca per creare un collegamento tra l’industria e l’accademia».
La tecnica che usa principalmente è la spettroscopia infrarossa: «Basata su principi fisici che investigano le vibrazioni molecolari, può essere sfruttata per studiare la composizione chimica dei campioni», utilizzata in molteplici settori, tra cui lo sviluppo di materiali innovativi, la ricerca nei beni culturali e lo studio di campioni biologici fino al campo biomedico: «infatti due anni fa sono andata a Melbourne, a lavorare utilizzando questa stessa tecnica in progetti nel campo della medicina».
Per gli hobby c’è poco tempo: «Sono stata volontaria della Croce Rossa per 5 anni, ma purtroppo non sono riuscita a continuare per mancanza di tempo. Mi piace tanto viaggiare, conoscere diverse culture, assaggiare cibi, fare fotografia e godermi la natura. In questa pandemia, apprezzo molto le camminate intorno alla mia casa sul Carso insieme al mio cane, anche se mi manca tanto viaggiare e andare a trovare i miei genitori».
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