La paladina dei libri destinati al macero

MUGGIA. Era già pronto per diventare carta da macero. Poi la telefonata che non ti aspetti e un ricordo del passato torna ad emozionare il presente. È la particolare storia di “Poesie”, il libro contenente i versi di Carlo Gaggi, noto commerciante triestino scomparso nel 1988. Il volume è stato trovato da una muggesana tra la carta da macero assieme ad un'altra trentina di libri, perlopiù per ragazzi.
A destare particolare attenzione è stato il volume di poesie del commerciante triestino, risalente al 2007, in perfette condizioni. Poesie dedicate alla famiglia, agli amici e a persone conosciute dal Gaggi. Da lì la decisione di rintracciare almeno un parente dell'autore. «Sono stato contattato da questa signora e quasi non volevo crederci: aveva trovato il libro di poesie di mio nonno, è stata una sorpresa incredibile», racconta Guido Gaggi, residente a Muggia, nella vita di tutti i giorni infermiere a Cattinara. Gaggi sapeva dell'esistenza del libro. «Nel 1960 mio nonno Carlo aveva iniziato a scrivere delle poesie. Una volta scomparso nel 1988, mio padre Fabio decise di rilegare e stampare i suoi versi». E così avvenne. Una copia stampata in proprio, senza editore, un centinaio di copie da distribuire alle persone più care, ai parenti, agli amici. Neanche a farlo apposta, Guido Gaggi, con il passare degli anni e un trasloco alle spalle, perde con rammarico la propria copia. Il ricordo dell'esistenza del libro sembrava oramai svanito nel nulla. Poi la telefonata. «Una donna, gentilissima, mi ha chiesto se ero parente di Carlo Gaggi. Le ho detto che era suo nipote. Così mi ha raccontato di aver trovato questo libro di poesie di mio nonno e che dopo averlo sfogliato aveva intuito che mi avrebbe fatto piacere averlo», racconta ancora commosso l'infermiere. Gaggi ha espresso tutta la sua gratitudine per il gesto: «Questa è la vera Muggia, sono orgoglioso di viverci».
Ma la storia non finisce qui. Si è scoperto infatti che altri libri ritrovati dalla donna muggesana vicino al cassonetto giallo per la raccolta differenziata della carta non sono stati cestinati. Anzi. La donna ha portato tutto il malloppo, oramai destinato a finire nel macero, al ricreatorio “Penso” di Muggia. «Penso che anche questo gesto sia davvero encomiabile - ha commentato Gaggi -. C'è chi con disprezzo getta nell'immondizia il passato e chi invece trova pezzi della tua vita e fa di tutto per rintracciarti e restituirti quanto ti appartiene».
Sulla vicenda dei libri recuperati è intervenuto anche il vicesindaco di Muggia Francesco Bussani, noto peraltro per la sua passione per i libri. «Trovo davvero un peccato che dei libri in buono stato debbano essere gettati al macero. Detto questo ricordo che la Biblioteca accetta volumi utilizzati, purché in buone condizioni. Intanto sono contento che il materiale sia stato recuperato dal ricreatorio». E per il futuro Bussani lancia anche un'idea: «Non mi dispiacerebbe creare una sorta di banca del libro, dove si possano prendere lasciare e prendere i volumi, in modo gratuito».
Intanto dal Comune arriva una nota con la modalità di accettazione dei libri da parte della Biblioteca. «Non servono preavvisi, si accettano volumi che possano spaziare dal classico al romanzo contemporaneo. L'importante è che i libri siano in buone condizioni». Insomma: lo svuotamento di una cantina va bene, ma con il paletto che i volumi siano accettabili. I libri che non sono più di interesse possono essere consegnati alla Biblioteca comunale nei seguenti orari: dal martedì al sabato con orario 9-13 e anche lunedì, mercoledì e venerdì pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30. Già attivo infine una sorta di bookcrossing posto all'ingresso della struttura con libri che possono essere presi la cui restituzione è di fatto facoltativa. Le premesse, insomma, per una vera e propria banca del libro.
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