La visita- omaggio del governo alle vittime della Shoah che iniziò da piazza Unità a Trieste

TRIESTE Da qui tutto iniziò e qui si torna, a 85 anni di distanza. Tanto è passato da quel 1938 che vide Benito Mussolini annunciare, in una gremita piazza Unità, la futura promulgazione delle leggi razziali, formalizzando di fatto l’inizio dell’orrore della Shoah in Italia.
Martedì prossimo, in quella stessa piazza, il Governo, nella figura del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ricorderà quella drammatica scintilla e renderà omaggio alle vittime. Lo farà assieme ai rappresentanti delle Istituzioni sul territorio e alla Comunità ebraica.
Numerosi gli appuntamenti organizzati dal Viminale e dalla Prefettura di Trieste, previsti nel corso della giornata, dalle 11 del mattino fino al pomeriggio. L’obiettivo di questa fitta scaletta, che prevede anche la consegna delle medaglie da parte del ministro a cinque familiari delle vittime, è semplice, quanto forte: ricordare, onorare la memoria, imprimere un segno, come impresse nell’asfalto e nella pietra di piazza Unità sono le targhe e le lapidi in memoria delle vittime dell’Olocausto.

Trieste è stata scelta dall’Esecutivo nazionale come uno dei fulcri delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, con cui ogni 27 gennaio si ricorda la Shoah.
L’annuncio è stato dato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e dalla presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei) Noemi Di Segni, che hanno presentato alla stampa le iniziative patrocinate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per il Giorno della Memoria. Cinque eventi, in particolare, a Roma, Milano e Trieste, appunto, che ospiterà un convegno, una mostra e dei momenti di riflessione e commemorazione.
Martedì si inizierà alle 11 con un convegno nel salone di rappresentanza del Palazzo del Governo, alla presenza del prefetto Pietro Signoriello e con una lunga lista di interventi. Aprirà il ministro Piantedosi, seguito dal sindaco Roberto Dipiazza e dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga.
Seguirà il presidente della Comunità ebraica di Trieste Alessandro Salonichio e la presidente dell’Ucei Noemi Di Segni. Alle 11.30 sarà la volta di Gadi Luzzatto Voghera, storico dell’Ebraismo e dell’età contemporanea, e direttore della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea Cdec, e di Tullia Catalan, professoressa di Storia contemporanea all’Università di Trieste.

Alla conferenza seguirà alle 12.15 un momento dalla forte valenza simbolica, con tutti i rappresentanti delle Istituzioni, nazionali e locali, insieme ai referenti della Comunità ebraica riuniti per una sosta in piazza Unità, per un omaggio alle vittime della Shoah sotto i portici del Municipio, davanti alla lapide commemorativa dell’annuncio delle leggi razziali apposta cinque anni fa, in occasione dell’ottantesimo anniversario.
Alle 12.30 l’appuntamento è nell’atrio della Camera di commercio, per l’inaugurazione della mostra documentale “1938-1945. La persecuzione degli Ebrei in Italia e a Trieste. Documenti per una Storia”.
La rassegna include testi e foto d’epoca messi a disposizione dal Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano e altra documentazione di rilevanza storica fornita dall’Archivio di Stato di Trieste. Alle 14.30 ci si trasferirà nella sede del Museo ebraico di Trieste per visitare un’altra esposizione, “Dipingere per ricordare”.
«L’ultimo appuntamento della densa giornata è previsto infine nella Risiera di San Sabba - spiega Noemi Di Segni - e sarà molto significativo, con una visita assieme al ministro Piantedosi e agli altri rappresentanti istituzionali in uno dei luoghi più atroci della storia, complessa, di questa città simbolo».
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