Il Tribunale di Trieste rigetta la richiesta di sorveglianza speciale per l’attivista Laura Zorzini

L’avvocato: «Non è stata riscontrata una natura violenta o lesiva della sicurezza e dell’incolumità pubblica»

Laura Tonero
Laura Zorzini davanti al Tribunale di Trieste (Lasorte)
Laura Zorzini davanti al Tribunale di Trieste (Lasorte)

Il Tribunale di Trieste ha rigettato la richiesta di misura di sorveglianza speciale avanzata dalla Procura per Laura Zorzini, l’attivista triestina diventata ormai una paladina a livello nazionale della tutela dell’ambiente e degli animali.

L’attivista del clima Laura Zorzini in Tribunale a Trieste: il giudice deve decidere se applicare misure di sorveglianza
L'arrivo dell'attivista in Tribunale. Foto Lasorte

Zorzini, 29 anni, aderisce a movimenti come quello di “Ultima generazione” o “Ribellione animale”. Ha partecipato a blocchi stradali, interruzione di eventi pubblici o all’imbrattamento di palazzi governativi. Iniziative messe a segno fuori regione, ma vista la sua residenza a Trieste era stato lo scorso anno l’allora questore Pietro Ostuni ad avanzare la proposta di sorveglianza speciale, e anche in quel caso il Tribunale l’aveva rigettata. Ora a chiedere per Zorzini lo stesso provvedimento era stata appunto la Procura di Trieste, su indicazione dei carabinieri di Mantova.

«Alla base della decisione del Tribunale – spiega il difensore di Zorzini, l’avvocato Francesco De Carlo – c’è il fatto che sebbene la mia assistita avesse avuto delle condanne per la violazione di fogli di via e per un imbrattamento, nelle sue condotte non è stata riscontrata una natura violenta o lesiva della sicurezza e dell’incolumità pubblica, tratta dosi sempre di gesti volti alla sensibilizzazione su alcuni temi». Lo scorso anno Zorzini era stata protagonista anche della protesta messa in atto il giorno di Pasqua all’interno della chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo.

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