Le coste della Croazia attirano gli ucraini “orfani” della Crimea

FIUME. Russi out, ucraini in. La crisi nella penisola di Crimea sta lasciando il segno anche sull' industria turistica croata, specie quella legata alle coste dell'Istria, Dalmazia e Quarnero. In riferimento ai turisti provenienti dalla Russia, a complicare ulteriormente la situazione è la questione dei visti per i cittadini di questa Paese, introdotti il primo luglio dell'anno scorso, data d'ingresso della Croazia nell'Unione europea.
Per dieci anni i villeggianti russi hanno avuto una crescita esponenziale di presenze, che ha collocato questo mercato nella classifica top ten dell'industria ricettiva croata. Il 2013 ha segnato, come già detto, l'inversione di rotta, con il 22 per cento di arrivi e pernottamenti in meno nei confronti dell'anno prima.
Nonostante la marcata flessione, l'anno scorso i centri di villeggiatura croati dell'Adriatico hanno registrato la presenza di 165 mila vacanzieri russi, capaci di realizzare 1 milione e 400 mila soggiorni. Per tacere delle caratteristiche di questo ospite, pronto a spendere e anche a spandere. Un po' come gli italiani degli anni 70 e 80 del secolo scorso.
Se ai fattori negativi aggiungiamo il sempre più debole rublo, si ha un quadro esatto della situazione e che promette nuovi peggioramenti.
Il direttore dell'Ufficio turistico croato a Mosca, Mladen Falkoni, ha dichiarato ai giornalisti che la vendita dei pacchetti russi per la Croazia sta denotando un decremento su base annua di 30 punti, che si aggiunge al predetto calo del 2013.
«Se il quadro nell'area dovesse peggiorare – ha ammonito Falkoni – il flusso turistico russo verso l'Europa sarà quest'anno simbolico e persino potrebbe sparire del tutto. Contemporaneamente, c'è un interesse marcato degli ucraini verso la Croazia, Paese che sta simpatico agli abitanti di questa ex repubblica sovietica».
A detta di Falkoni, ogni anno in Crimea si riposavano sui 4 milioni di villeggianti ucraini, costretti ora a individuare una destinazione alternativa. Tra queste vi è sicuramente la Croazia.
Gli abitanti delle regioni occidentali dell'Ucraina non disdegnano di venire in automobile e pullman nelle nostre coste, mentre i russi prediligono l'arrivo in aereo.
Restando ai russi, ci sono due destinazioni che godono dei loro favori nell'area nordadriatica: si tratta del complesso alberghiero Novi Resort di Novi Vinodolski, una quarantina di chilometri a sudest di Fiume, e dell'isola di Lussino, molto amata dai cittadini della Federazione, imprenditori compresi. E, almeno questi, si spera non disertino le amate mete adriatiche croate.
Quello che piace decisamente di meno ai turisti russi è soprattutto l'aeroporto di Castelmuschio (Omišalj), nell'isola di Veglia, ritenuto il peggiore nella regione adriatica.
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