Le star del pop kosovaro alla conquista del mondo

Dua Lipa e Rita Ora sono ormai diventate due stelle nel panorama mondiale della musica leggera. Hanno conquistato i palcoscenici e il pubblico del Regno Unito, la loro nazione d’adozione. Ma il loro cuore è molto balcanico

BELGRADO. Sono ormai diventate due stelle nel panorama mondiale della musica leggera. Hanno conquistato i palcoscenici e il pubblico del Regno Unito, la loro nazione d’adozione. Ma il loro cuore è un po’, anzi molto balcanico. Kosovaro, per la precisione. Sono Rita Ora, all’anagrafe Rita Sahatçiu. E Dua Lipa, star del pop europeo, entrambe con in tasca il passaporto di Sua Maestà, ma famiglia e radici kosovare.



Rita e Dua che, da tempo, sono sempre più sulla cresta dell’onda. La seconda, in particolare, ha trionfato di recente agli ultimi Brit Awards, gli “Oscar” del mondo discografico d’oltremanica, aggiudicandosi due premi, il titolo di «miglior artista femminile» e quello di «migliore nuova proposta».

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La sorpresa è stata però limitata, tra gli addetti ai lavori e non. Il suo singolo “New Rules” ha infatti superato di gran lunga il miliardo di visualizzazioni su YouTube, scalando anche le classifiche ufficiali. «Sono grata per questo premio», ha detto Dua Lipa ricevendolo, mentre ha auspicato che «più ragazze salgano su questo palco» e «conquistino il mondo».

La platea, foltissima, ha applaudito. Tra il pubblico, anche l’altra star inglese-kosovara, Rita Ora. Per lei, niente riconoscimenti ai Brit Awards di quest’anno, ma in gran spolvero in un concerto privato per le star di Hollywood dopo gli Oscar. E un enorme successo personale a metà febbraio, nel suo Kosovo. Kosovo dove la cantante, 27 anni, è stata accolta con tutti gli onori per cantare al decennale dell’indipendenza auto-dichiarata nel 2008 da Pristina. «Mi hanno detto che ho cantato davanti a 300mila persone, buon anniversario!», ha scritto la popstar sul suo seguitissimo profilo Instagram, assicurando che «non avrei potuto essere da nessuna altra parte», nel giorno clou. Poi ha ricordato che «in questo luogo», in Kosovo, «abbiamo iniziato insieme e non sarei qui senza di voi. Vi sono riconoscente, sono orgogliosa, sono albanese».

È proprio il Kosovo il filo rosso che lega sia Rita, sia Dua, al loro Paese d’origine, come raccontano le biografie delle due ragazze, che parlano di emigrazione e di nuove vite costruite con fatica. Rita che nacque in Kosovo, nel 1990, quando la provincia era ormai scossa già da anni da fermenti e tensioni. I suoi genitori, Vera e Besnik, furono costretti a partire a causa della repressione del regime di Milosevic e dell’assenza di opportunità per i figli. Traslocarono con armi e bagagli nel 1991, quando Rita aveva solo un anno. La piccola crebbe a Notting Hill, a Londra, iniziando a cantare nel pub aperto dal padre. «I miei genitori mi hanno portato qui per darci una buona formazione e sono grata» alla Gran Bretagna, per «tutto quello che mi ha dato», aveva spiegato Rita nel 2015, quando venne nominata ambasciatrice onoraria del Kosovo.

Ma un «posto speciale nel mio cuore ci sarà sempre per il Kosovo e la mia città natale». Legame che non si spezza e si sta rafforzando anche nel caso di Dua Lipa, 22 anni, nata a Londra da genitori kosovari, figlia d’arte – il padre era un cantante rock - tornata in patria proprio nel 2008, l’anno dell’indipendenza, per poi ripartire due anni dopo per l’Inghilterra. Per scalare le classifiche. Dua (amore, in albanese) che per Pristina sta facendo molto, in particolare attraverso la Fondazione Sunny Hill, creata per «ridurre la povertà» e «aiutare la gente del Kosovo», Paese che può essere orgoglioso delle “sue” popstar.

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