L’ex sede Ras ora “quattro stelle” Trasformazione ultimata nel 2019

la storia
Le quattro stelle dell’Hilton triestino molto debbono agli architetti padre e figlio Ruggero e Arduino Berlam, che disegnarono la grande sede della Ras (Riunione adriatica di sicurtà) costruita in stile eclettico tra il 1909 e il 1914. A volere un edificio così imponente l’allora direttore della compagnia Adolfo de Frigessy: indisse un concorso a invito, al quale parteciparono professionisti di grido come Nordio, Zammattio, Zaninovich.
Dopo la dismissione operativa, il palazzo rimase per anni senza missione, finché la proprietaria Allianz ne decise una riconversione di carattere alberghiero. I lavori iniziarono nel luglio 2017 e vennero ultimati nell’autunno 2019 a cura dell’azienda trevigiana Carron, che aveva già collaborato con il gruppo assicurativo tedesco. Nel maggio del 2018 si verificò un incendio che divampò tra alcuni sacchi di rifiuti.
Dall’originario stabile, nato per gestire polizze e finanza, saltarono fuori 12.000 metri quadrati di albergaggio, distribuiti su quattro piani, dove 125 stanze (25 le suite) possono ospitare fino a 250 clienti. Al quarto piano la “spa” e la palestra. Al pianterreno una sala convegni da un centinaio di posti, al primo piano - dove lavoravano i de Frigessy - il bar dedicato ai Berlam e il ristorante. Lavoro di équipe per recuperare e trasformare uno spazio di considerevole ampiezza, dalla designer di interni Chiara Caberlon al restauratore Renato Portolan, con la consulenza dell’ingegnere triestino Aulo Guagnini. La gestione venne affidata al gruppo veneto Hnh, guidato dalla famiglia Bocato, che gestisce una dozzina di hotel concentrati soprattutto nel Nordest. Il brand è il “Double tree” della Hilton, uno dei marchi con i quali opera il gruppo statunitense. L’hotel venne aperto il 3 dicembre 2019: le prime clienti, ad avvicinarsi alla bella portineria, furono due toscane, Marella Bagnoli e Francesca Sassolini. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo