L’indice di contagio sale in Fvg ma all’orizzonte non c’è l’addio alla zona gialla
Roma orientata a mantenere il Fvg tra le regioni a rischio moderato nonostante il rialzo del valore Rt, vicino alla soglia critica di 1. Ieri registrati 672 nuovi positivi

Torino, 10-11-2020 foto Alberto Giachino; EMERGENZA CORONAVIRUS, AREA ISOLAMENTO COVID-19 OSPEDALE MARTINI, COVID HOSPITAL, TERAPIA INTENSIVA
TRIESTE Oggi è il giorno dell’ennesima attesa di informazioni romane sulla fascia del Friulia Venezia Giulia. A una settimana dal ritorno in giallo, la bozza del monitoraggio ministeriale sul periodo 30 novembre-6 dicembre contiene il rialzo del Rt, l’indice di contagio, da 0,92 a 0,97 sui sette giorni. Non un buon segnale, ma il fatto di non aver superato la soglia 1 fa ipotizzare una conferma della nostra regione tra quelle a rischio moderato, e dunque con bar e ristoranti aperti e libertà di spostamento tra comuni.
Dalla giunta, che rimanda i commenti all’ufficialità odierna, tanto più dopo le brutte sorprese di metà novembre quando il ministero della Salute impose il passaggio all’arancione, filtra un moderato ottimismo. L’Rt è certamente un parametro importante, ma la scorsa settimana, caratterizzata da ben 55.090 tamponi (7.870 mediamente al giorno), ha visto comunque calare in Friuli Venezia Giulia l’incidenza dei positivi (escluse le attività di screening e il retesting dei già contagiati) dal 27,7% al 24,9% e i nuovi casi di infezione non associati a catene di trasmissioni note da 1.613 a 1.329. Molto buona rimane poi la capacità di monitoraggio dei sistemi di sorveglianza (percentuali vicine al 100% di notifica dei sintomatici), mentre risale da 3 a 4 il numero dei giorni tra l’inizio dei sintomi e la diagnosi e da 1.856 a 1.950 i focolai attivi.
Quanto all’occupazione dei posti letto, siamo al 37% nei reparti di terapia intensiva (appena sotto la media Paese del 38%, evidenzia la Fondazione Gimbe nel suo report settimanale) e al 52% nell’area medica (percentuali superiori solo quelle di Bolzano, Piemonte e Trento). Dopo giorno di ripetuti picchi, si registra comunque una riduzione dei tassi di occupazione. Le terapie intensive con pazienti Covid sono 62 (-1), gli altri ricoveri 652 (-11), un primo auspicabile segnale di una minore pressione sugli ospedali per effetti di una discesa della curva pandemica. Serviranno conferme, ma ieri è stata una giornata (672 i nuovi casi sulle 24 ore) con una frenata del virus, vista l’incidenza dei positivi sulle persone testate (2.136) del 31,46%, contro il 39,34% di mercoledì, e sul totale dei tamponi (8.356, compresi quelli di verifica) del 8,04%.
Le infezioni da inizio emergenza sono ora 37.789, di cui 16.704 in provincia di Udine (+315), 8.455 a Trieste (+68), 7.589 a Pordenone (+174), 4.573 a Gorizia (+103) e 468 di residenti fuori regione (+12). Nel bollettino diffuso dal vicepresidente con delega alla Salute Riccardo Riccardi entrano purtroppo anche 42 decessi, di cui 9 pregressi, tra il 4 e l’8 dicembre. Dal 7 marzo sono morte con diagnosi Covid sul territorio 1.164 persone: 479 a Udine (+18), 378 a Trieste (+10), 240 a Pordenone (+10) e 67 a Gorizia (+4). Tra i positivi, 35 persone delle residenze per anziani tra ospiti (25) e operatori (10), con Riccardi che informa di un emendamento che consentirà la rendicontazione delle spese riconducibili alla pandemia per le case di riposo, spostando il termine dal 30 novembre al 31 dicembre. Il nuovo termine consentirà tra l’altro di coprire i costi di installazione (a carico della Regione) delle stanze degli abbracci, spazi in sicurezza per l'incontro tra anziani e familiari.
Nel sistema sanitario emergono le positività di sei amministrativi, un infermiere, tre Oss e un medico in Asugi e di un infermiere al Burlo, in un contesto in cui, fa sapere ancora l’assessore, dal 1 giugno al 8 dicembre sono state rilevate 1.359 infezioni Covid nel personale del Ssr, di cui 292 nell’Azienda Giuliano Isontina e 44 al Burlo. A ieri i positivi al coronavirus in Fvg sono 14.712 (-742), i totalmente guariti 20.541 (+1.372, ma così tanti in un solo giorno), i clinicamente guariti 517 (+18) e gli isolamenti 13.481 (-748).
In risposta a un’interrogazione dei Cittadini, Riccardi ha pure anticipato che «si sta procedendo a esplorare ogni possibilità per snellire l'iter della certificazione in caso di quarantena/isolamento», con possibile coinvolgimento dei medici di medicina generale «in base al quadro normativo». —
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