Lo studente modello diventato assessore alla cultura a 26 anni

Laureato a Trieste in Scienze del governo e politiche pubbliche e prima ancora in Scienze internazionali e diplomatiche, Andrea Giuseppe Cerra, 26 anni, arriva da un piccolo Comune siciliano,...

Laureato a Trieste in Scienze del governo e politiche pubbliche e prima ancora in Scienze internazionali e diplomatiche, Andrea Giuseppe Cerra, 26 anni, arriva da un piccolo Comune siciliano, Linguaglossa, di cui oggi è diventato assessore alla Cultura e all’Istruzione. Oltre all’attività politica è anche “cultore della materia”, la vecchia figura dell’assistente, del professore di Storia contemporanea Pietro Neglie dell’ateneo triestino.

Come mai ha scelto l’Università di Trieste?

È stata una scelta dal punto di vista geografico “complessa”. Il motivo del mio trasferimento è dovuto al prestigio del dipartimento di Scienze Politiche e sociali e poi alla possibilità di conoscere una realtà nuova.

Come mai proprio questo indirizzo?

Volevo conseguire il titolo per partecipare ai più importanti concorsi pubblici nell’ambito dei ministeri e delle forze dell’ordine e anche avere un titolo di studio spendibile nel mondo delle assicurazioni e bancario.

E ora che cosa fa?

Sono cultore della materia ovvero un “assistente” del professor Pietro Neglie e da qualche mese anche assessore alla Cultura e all’Istruzione del mio comune d’origine, che è Linguaglossa in provincia di Catania.

Che rapporto ha con la politica?

Ho sempre militato dai tempi del liceo in alcuni movimenti politici. Ho sostenuto un candidato sindaco e sono diventato assessore con delega alla Cultura e all’Istruzione. È un impegno importante perché m’impone di confrontarmi con istituzioni scolastiche del mio Comune e poi con le sedi legate alla Cultura e al mondo associativo. Abbiamo rapporti con il Museo di arte moderna e contemporanea Francesco Messina e con il parco dell’Etna. Il Comune è anche interessato perché si trova sul versante Nord del vulcano.

Il suo obiettivo lavorativo qual è?

Continuare a lavorare nel campo della ricerca universitaria e diventare professore, anche se è un momento particolarmente complesso. Sto valutando opzioni nell’ambito assicurativo e bancario. Una ricerca statistica dice che solo il 9% di chi ha conseguito il dottorato di ricerca riesce a ottenere un contratto a tempo indeterminato. La mia laurea comunque ha la facoltà di introdurmi in più ambiti, una esempio è il costituzionalista Stefano Ceccanti.

Proverà a fare un dottorato?

Sì, parteciperò ai concorsi per alcuni dottorati in Italia, però mi piacerebbe rimanere a Trieste.

C’è qualcosa che modificherebbe del dipartimento di Scienze politiche e sociali?

Bisognerebbe attivare un dottorato che ora non c’è.

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