Manifesti di stampo fascista sulle bacheche dell’ateneo

«La più audace, la più originale e la più mediterannea ed europea delle idee», si legge sui manifesti apparsi ieri mattina sulle bacheche della sede universitaria di piazzale Europa, firmati da Blocco Studentesco, ovvero il movimento giovanile di Casapound Italia. Proprio così: “Mediterannea” scritto con una sola “r” e due “n” da parte dei (sedicenti) amanti della patria italiana. L’idea in questione è quella fascista e la citazione è nientemeno che di Benito Mussolini, contenuta nell’intervista-testamento che rilasciò al giornalista Gian Gaetano Cabella nell’aprile del 1945, quando ormai anche la Repubblica di Salò stava per tramontare. Identici manifesti sono apparsi anche davanti ad alcuni istituti superiori cittadini.
Immediata la reazione dell’Ateneo che dopo le segnalazioni ricevute li ha fatti rimuovere già in mattinata. «Li ho fatti togliere perché non autorizzati e perché coprivano i manifesti elettorali delle altre liste», spiega il rettore dell’Università, Maurizio Fermeglia. In merito al contenuto dei manifesti, il rettore afferma che bisognerà valutare attentamente la conformità alla legge e assicura che verranno eseguite le dovute indagini per poi prendere eventuali provvedimenti. Al momento, non è stato possibile stabilire se il gesto sia stato opera di studenti universitari oppure no, dato che l’attacchinaggio è avvenuto nel corso della notte e per il fatto che il movimento fascista non possiede candidati ufficiali alle prossime elezioni studentesche dell’Ateneo. Nel frattempo, proprio le quattro liste in lizza per il voto all’Università condannano all’unisono l’episodio. «Siamo molto amareggiati dall’aver visto stamane tutte le bacheche dell’Università invase dai manifesti di Blocco Studentesco, un’associazione di stampo fascista che a nostro avviso mina tutti i nostri valori di inclusività a cui ambiamo e per cui lottiamo ogni giorno», commenta Eugenia Urso della Lista Autonomamente. Oltretutto, si è trattato della seconda volta in un paio di settimane in cui un’azione simile è stato compiuta, come ricorda Emanuele Cristelli di Studenti in Movimento: «Il gesto è recidivo, ma ancora più oltraggioso vista la ricorrenza della nascita dei fasci di combattimento. Come SiM abbiamo subito segnalato all’Ateneo il fatto – prosegue Cristelli –, chiedendo di intraprendere un’azione legale contro ignoti per idolatria palese del fascismo, contraria al dettato costituzionale e alla legge Scelba e Mancino». Parole di condanna anche da parte di Dario Dedi di Alternativa Universitaria: «Come lista universitaria condanniamo prima di tutto l’occupazione di spazi che sono stati affidati alle liste che legittimamente si sono candidate alle elezioni studentesche. Condanniamo poi la presenza di manifesti con citazioni che ricordano esperienze non democratiche del nostro Paese e ogni genere di estremismo».
Oltre a ironizzare sull’errore contenuto nei manifesti («dai creatori dello slogan “Prima gli italiani” ci aspetteremmo una buona conoscenza della lingua»), la lista Link scrive in un suo comunicato: «Il primo argine alle infiltrazioni fasciste in Università è la costante e quotidiana attività antifascista di chi gli spazi universitari li vive ogni giorno, ma vogliamo che l’amministrazione universitaria non deleghi unicamente a studentesse e studenti questo compito ma prenda posizione». —
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