Cinque puntini di colore diverso in un oceano di No. Si tratta di Andreis e quattro comuni della Carnia, ovvero Treppo Carnico, Forni Avoltri, Preone e Sauris, ovvero le municipalità in Friuli Venezia Giulia dove l'esito del voto sul referendum costituzionale è stato diverso rispetto al resto della regione.
Andreis ha meno di 300 abitanti, così come Preone; a Treppo Carnico i residenti sono intorno ai 600 (di 497 anime è composto il corpo elettorale); stessa dimensione per Forni Avoltri, mentre Sauris - frazione linguistica germanofona - conta invece circa 400 persone.
In questi minuscoli paesi alpini, in cui il fragore della campagna elettorale è giunto ovattato, la maggioranza dei (pochi) elettori ha espresso il proprio consenso alla riforma costituzionale voluta dal governo Renzi. Il giorno dopo il referendum, tuttavia, in queste valli remote dove nasce il Tagliamento quasi non ci si rende conto di aver stabilito un piccolo record regionale.
A Sauris, sinonimo di buon prosciutto per gli appassionati gastronauti, la signora Paola dell’Albergo Diffuso Borgo S. Lorenzo al telefono cade dalle nuvole. «Ah sì? Non lo sapevo! Siamo oggetto di studio allora». In paese il dato nazionale è stato addirittura ribaltato, e nell’unico collegio in cui hanno votato 216 persone il Sì ha vinto con il 61.2% di preferenze. Una ventina di km più in là, passato il ponte sul fiume, c’è il minuscolo comune di Preone. Qui la percentuale per il Sì è stata del 58.7% su un totale di 140 votanti. «Da queste parti abbiamo una lunga tradizione di sinistra», commenta il sindaco Andrea Martinis, eletto in una lista civica. Da vent’anni lui e la moglie si alternano in Municipio. Due mandati a testa, «ispirati alle politiche di centro sinistra», che hanno fatto seguito ad un’egemonia socialista. Attraversando Tolmezzo si giunge nell’incantevole paese montano di Treppo Carnico, immerso nei boschi.
Qui il testa a testa è stato più serrato, ma il Sì l’ha spuntata per cinque voti (158 contro 153). Due sezioni anziché una, questa volta, a Treppo - altro paese di lunga tradizione progressista - il plebiscito renziano è avvenuto in realtà tutto nel seggio più piccolo, quello da 61 iscritti: 36 Sì e 10 No il computo finale. Anche a Forni Avoltri, ultimo avamposto regionale, 40 minuti di auto più in là, lo scarto è stato di cinque schede. «Non so spiegarmi perchè, è stata una sorpresa», riferisce l’impiegato dell’anagrafe Iginio Romanin. Nei pressi dello stabilimento di acqua minerale Goccia di Carnia un terzo della popolazione è over 65. Ma c’è chi una spiegazione di questo curioso esito elettorale ce l’ha. Si tratta del sindaco di Sauris, Ermes Petris, 57 anni, eletto a giugno. «Penso che questo voto sia un riflesso della riforma che porterà alla creazione delle Uti e dell’energia con cui la Presidente ha lavorato qui in montagna. Per paesi piccoli come i nostri unificare e centralizzare la gestione di tanti servizi sarà un grande cambiamento»