Maturità, prove orali pensando al “dopo”

Gli esami degli studenti di Galilei e Petrarca, tra tesine e progetti di studi futuri

Silvano Trieste 02/07/2011 Petrarca, Maturita', Esame Orale
Silvano Trieste 02/07/2011 Petrarca, Maturita', Esame Orale

TRIESTE. È incredibile come i giovani abbiano le idee chiare su quello che vorranno fare da grandi. Sarà l’effetto esame di maturità che in questi giorni vede coinvolti nelle prove orali più di 1300 studenti. Sarà che una volta diplomati si chiude un capitolo importante della propria carriera di studio per aprirne un altro e c’è tutta la libertà di spaziare con la fantasia e pensare al futuro. Così anche agli studenti del liceo scientifico Galilei del classico Petrarca l’entusiasmo non manca, pure tra chi deve ancora sostenere la prova orale e chiudere definitivamente quel capitolo.

Fuori dal Galilei ieri si festeggiava già con uno spumantino per brindare alla fine. Andrea è contento, ha da poco finito e si è fermato con gli amici a chiacchierare. Anche se ha portato una tesi sulle stelle si iscriverà a Scienze motorie perché ha una passione per lo sport. Davide invece ha scritto sulla fine del mondo, sulla fatidica data del 22 dicembre 2012 passando dalla cultura Maya per arrivare al buddismo e induismo; non andrà all’università per il momento ma pensa di passare un anno a lavorare in Spagna.

Sedute sulle scale del liceo Petrarca tre studentesse aspettano gli amici uscire. Elizaveta, che l’esame ce l’avrà appena martedì e si diplomerà nella sezione linguistica, racconta il progetto per il suo futuro: «Andrò a studiare Giurisprudenza a Berlino perché sono meglio organizzati. Restando in Italia si corre il rischio che con la riforma della scuola e dell’università l’istruzione vada a rotoli. Ora è ottima ma non so se sarà ancora così in futuro». La tesina Elizaveta l’ha scritta ispirandosi all’omicidio di Sarah Scazzi e da lì ha intessuto l’argomento che ruota attorno alla questione “Omicidio e coscienza” analizzando, spiega, «i problemi e i riflessi nella psiche dell’assassino. Sono partita da un interrogativo: perché l’uomo uccide e gli altri esseri viventi no?».

Per questa estate poi Elizaveta assieme a 10 compagni di classe ha già organizzato le vacanze sulle spiagge della Grecia. Stefano appena uscito dall’esame orale si porta addosso ancora la tensione della prova, ma è andata bene, anche se prepararsi è un’impresa non facile: «Ho parlato delle maschere nel teatro e nella società intese come comportamento, sottolineando la differenza tra persona e personaggio, collegando assieme Munch e Magritte, con Pirandello, Jung, Kierkegaard e Nietzsche». È chiaro che per Stefano il teatro è una passione, infatti vuole iscriversi all’accademia di Strehler al Piccolo teatro di Milano: «Faccio teatro da quando ero piccolo e se la carriera come attore non dovesse andare bene - racconta - continuerò a studiare magari come critico teatrale».

Ivana Gherbaz

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