Entra in casa dell’ex minacciandola con un coltello: arrestato e rimpatriato
È accaduto a Gorizia. L’uomo, un 30enne bosniaco, è stato espulso per pericolosità sociale e rimpatriato nel suo Paese: per 5 anni non potrà entrare in area Schengen

Atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata. È la pesante accusa che pende su trentatreenne bosniaco arrestato a Gorizia. L’uomo è stato rimpatriato l’8 agosto scorso, dalla Polizia di Stato ma la notizia è stata resa nota soltanto oggi.
Ecco i dettagli. Alla fine di luglio, nel tardo pomeriggio, il bosniaco, dopo una serie di condotte persecutorie poste in essere nei giorni precedenti, si era introdotto nell’abitazione dell’ex compagna brandendo, con fare minaccioso, un coltello lungo complessivamente 24 centimetri. Soltanto la prontezza di riflessi della donna e la presenza all’interno dell’appartamento di una parente ha fatto sì che la situazione non volgesse al peggio.
Determinante è stato l’arrivo, qualche minuto più tardi, degli uomini di una gazzella dell’Arma dei Carabinieri che hanno proceduto al suo arresto.
Il Giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto e, riconoscendo il pericolo di reiterazione del reato da parte dell’indagato, ha applicato nei suoi confronti la misura del “divieto di dimora” in tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia disponendo, al tempo stesso, l’immediato allontanamento dal territorio regionale e il divieto di rientro senza autorizzazione dell’autorità giudiziaria.
Nello stesso giorno, il prefetto di Gorizia Ester Fedullo, valutata la proposta dell’Ufficio Immigrazione della Questura «di attualità della pericolosità sociale», ha emesso nei confronti del cittadino straniero un decreto di espulsione dal territorio nazionale.
Pertanto il cittadino bosniaco, una volta uscito dalla Casa circondariale di via Barzellini di Gorizia, è stato accompagnato con provvedimento di trattenimento emesso dal questore di Gorizia al Cpr di Milano, per il successivo rimpatrio in Bosnia Erzegovina eseguito nelle ore successive. Non solo: l’uomo, per i prossimi 5 anni, non potrà fare ingresso nell’area Schengen.
«Tutta l’attività condensa la buona prassi nella pubblica amministrazione, dove il dialogo interistituzionale, nel rispetto delle specifiche competenze, porta a risultati concreti e positivi», spiega la Questura di Gorizia.
Riproduzione riservata © Il Piccolo