Mostra su Dominioni Daverio fa il “pienone”
Philippe Daverio fa il “tutto esaurito”. Sono state alcune centinaia le persone che hanno ascoltato l’intervento del critico alla Biblioteca Statale Crise. Daverio, nell’ambito della mostra su Paolo Caccia Dominioni, curata da Marianna Accerboni, si è soffermato sulla creatività dell’architetto-pittore-illustratore-scrittore e soldato in rapporto alle esperienze artistiche coeve. Elegantissimo e eccentrico, in giacca rosa, papillon rosso su camicia a quadretti bianchi e rossi e panciotto a piccoli motivi cachemire, l’ideatore e conduttore di trasmissioni televisive di successo quali “Passepartout”, “Emporio Daverio” e “Il Capitale”, ha offerto al pubblico un’interpretazione a 360 gradi del milieu culturale e di studi dell’architetto dei primi decenni del secolo breve, com’erano non solo Dominioni ma anche Portaluppi e Ulrich, oscillanti tra neoclassicismo e razionalismo, su una convinta base d’eclettismo «perché vengono ancora da un mondo dove nulla si deve affermare in modo particolare e perché rappresentano anche la borghesia in qualche modo trionfante, che necessariamente è eclettica». E con una grande attenzione per il disegno che veniva dalla pratica dell’Accademia di Brera, la quale preparava anche alla grafica pubblicitaria e al fumetto e dove si teneva il vero corso di architettura fino agli anni ’20, prima che la facoltà si articolasse nel ’28 all’interno del Politecnico. «Ma non solo il fumetto. Tutte le immagini della carta stampata provenivano allora in gran parte dal disegno, non dalla fotografia: la rivoluzione della carta stampata verso la fotografia avviene soprattutto dopo la seconda guerra mondiale. Nei primi vent’anni del XX secolo chi fa giornalismo con immagini, fa immagini disegnate» ha detto Daverio. E ha aggiunto: «È in quell’origine del disegno che sta gran parte della concezione e dello stile dell’architettura perché la libertà del disegno fa sì che non si sia necessariamente legati a uno stile specifico». La rassegna è stata visitata finora da più di 2700 persone ed è prorogata fino al 26 settembre.
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