Nidec pronta a reclutare operai locali

Assunzioni di personale del territorio attingendo tra i giovani e i lavoratori che versano nello “status da ricollocamento”. Il tutto garantendo un processo formativo e di addestramento specializzato al fine di preparare manodopera di qualità. Ciò che già rappresenta la linea aziendale di Nidec Asi Spa, leader mondiale nella progettazione e costruzione di motori elettrici e nell’automazione industriale, ieri s’è “saldata” con le esigenze e le istanze dell’amministrazione comunale. L’ente locale ha infatti assunto un ruolo di “mediatore” tra il mercato del lavoro e le imprese locali per favorire un processo virtuoso di reimmissione delle maestranze non occupate nel ciclo produttivo e di incontro “simbiotico” tra la ricerca di occupazione dei giovani e l’offerta occupazionale. Quello di ieri è stato il primo “contratto” suggellato tra il Comune e una delle più significative imprese del monfalconese, dopo un percorso iniziato a novembre. Al Palaveneto è stato firmato il documento per mano del sindaco Anna Maria Cisint, affiancata dal consigliere delegato ai rapporti con le grandi aziende, Antonio Garritani, e il direttore dello stabilimento Nidec Asi di Monfalcone, Stefano Zecchinato, presente anche il responsabile del personale di stabilimento, Alessandro Succi. Il documento rappresenta dunque il primo risultato dell’azione dell’amministrazione comunale volta a “costruire” un sistema di interfaccia tra la domanda e l’offerta di lavoro territoriali. In piedi c’è anche l’accordo con Fincantieri per il quale è attesa una risposta entro la fine del mese. Ieri Cisint ha osservato: «Il percorso che abbiamo concluso dimostra l’attenzione all’idea di sistema, la sensibilità verso le necessità occupazionali locali e la consapevolezza della peculiarità logistica e strategica della nostra città. La sottoscrizione è l’inizio di una collaborazione volta a valorizzare l’investimento nelle risorse umane, fondamentale per dare continuità alla qualità produttiva aziendale. È un messaggio ai giovani, alle scuole e alle famiglie. Istituzioni e aziende possono costruire efficaci strumenti di crescita».
Nidec Asi Spa ha aderito all’iniziativa anche in virtù della propria “vocazione” improntata alla ricerca e alla formazione qualificata di personale. A testimoniarlo sono i numeri. Nel 2016 ha assunto oltre 100 addetti, di cui 75 alle dipendenze dirette. Per il 90% residenti nella provincia di Gorizia. Quest’anno verranno “reclutati” altri 50 addetti, con gli stessi criteri. Manodopera territoriale pur tenendo conto di un margine di flessibilità, proprio delle dinamiche di mercato e della concorrenza produttiva, attraverso assunzioni con agenzie di somministrazione. Il background di Nidec si traduce in un fatturato che quest’anno si attesta sui 140-145 milioni di euro, nell’ambito di un trend in crescita. Il potenziamento negli ultimi 2 anni ha visto l’azienda penetrare nel mercato russo, attraverso l’acquisizione di una commessa di particolare spessore. Attualmente gli occupati complessivi sono 600, di cui 500 diretti e 100 tra interinali, distaccati dalla Romania e altre ditte. La territorialità assieme all’alta specializzazione del personale rappresentano la “cifra” che contraddistingue Nidec Asi.
L’accordo sottoscritto ieri «in un’ottica di collaborazione, condivisione e perseguimento degli obiettivi socio-occupazionali del territorio», cita testualmente il documento, impegna l’azienda e il Comune a «favorire le assunzioni di personale facendo ricorso al mercato territoriale rivolto a persone che hanno la residenza nell’ambito della provincia di Gorizia». L’amministrazione si attiverà per «favorire l’interazione tra le grandi realtà produttive del territorio coinvolgendo anche la Regione e la Camera di commercio di Gorizia e Trieste, nell’ottica di sviluppare una rete interaziendale che possa promuovere la ricollocazione del personale nei momenti di deficit produttivi e occupazionali». Il principio di fondo è quindi quello di ridistribuire le maestranze tra le aziende locali. Non meno importante è il rapporto scuola-lavoro, «attraverso iniziative nel settore dell’integrazione scuola, lavoro e dell’alta formazione». Il tutto coinvolgendo le istituzioni scolastiche locali e regionali, fino a livello universitario. Sarà inoltre istituito un gruppo di lavoro composto da Nidec Asi, istituzioni scolastiche, Regione, Comune per pianificare le attività.
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