Nidec smaltisce le ferie Sindacati in allarme «Un brutto segnale»

Chiusure programmate per Nidec-Asi al fine di scaricare le ore di ferie accumulate nel precedente anno dai dipendenti. È quanto ha chiesto ai lavoratori l’azienda, per la quale si ipotizza un valore...

Chiusure programmate per Nidec-Asi al fine di scaricare le ore di ferie accumulate nel precedente anno dai dipendenti. È quanto ha chiesto ai lavoratori l’azienda, per la quale si ipotizza un valore prossimo alle 80 ore per dipendente, fino a marzo 2018. «Poi dipenderà dal mercato e dalle acquisizioni di nuovi ordini», ha osservato Ugl Metalmeccanici eprimendo «preoccupazione per questa imprevista nuova situazione. L’Ugl Metalmeccanici - viene osservato in una nota - è presente e attivo in questo sito da circa 10 anni, già impegnato, tra l’altro, in un lungo ricorso presso il Tribunale di Gorizia avverso le decisioni di Fiom e Uilm riguardo l’ultima tornata elettorale per la composizione della Rsu di stabilimento». Il sindacato parla di una «situazione di difficile interpretazione», dopo che la maxi-commessa R.E.M. (Russian Electric Motors) conclusasi lo scorso 31 dicembre ha portato per Nidec-Asi di Monfalcone «un risultato economico storico, praticamente triplicando il fatturato dell’ultimo bilancio con conseguenti ricadute positive per assunzione di personale ed erogazioni di incentivi agli straordinari per i dipendenti interessati al surplus di lavoro».

L’Ugl Metalmeccanici ha fatto presente l’andamento dell’azienda in questi ultimi anni: «Quando la maggior parte dei competitor riducevano il personale, in Nidec-Asic si assumeva». Quindi i numeri: «I dipendenti sono scesi a 500 unità a causa dell’uscita di una quarantina di lavoratori assunti a tempo determinato, ai quali recentemente non è stato rinnovato il contratto. Il personale delle ditte esterne operanti all’interno dell’azienda s’è praticamente azzerato». In un recente incontro con Ugl è emerso che Nidec continuerà ad investire nel sito: «L’azienda ci ha comunicato che sta continuando a mettere mano all’organizzazione produttiva inserendo nuove figure professionali a capo di uffici strategici per ridurre il costo dei motori e dei tempi di consegna, e nel contempo sta valorizzando le migliori maestranze dello stabilimento». Il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, ha visitato lo stabilimento e ha incontrato il responsabile dell’ufficio personale. «Un confronto costruttivo - osserva Ugl - e non sono emerse particolari preoccupazioni circa le prospettive». Spera ha evidenziato la necessità di industrie che realizzino i loro prodotti sul territorio italiano e siano in grado di mantenere il lavoro nel nostro Paese e, quando necessario, di ricollocare il personale di imprese locali in crisi. L’azienda ha risposto: «Faremo la nostra parte appena avremo un carico di lavoro che ce lo consentirà».

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