“Notte bianca” a Trieste tra shopping e spettacolo

TRIESTE. Stavolta il test è ancora più impegnativo perché indirettamente riguarderà una duplice verifica ai seguenti quesiti: è possibile riempire la città anche nelle ore serali e seminotturne non soltanto di giovani in assenza di un evento clou? La “ripresina” è reale e c’è effettivamente qualche euro in più nelle tasche dei triestini che ha portato una rinata possibilità di spesa?
La prova regina sabato quando, su richiesta dell’Associazione commercianti al dettaglio con la co-organizzazione dell’amministrazione comunale, andrà in scena per il quarto anno consecutivo la “Notte bianca”: strade principali chiuse al traffico, negozi aperti fino a mezzanotte, locali che lanciano nuove proposte, musicisti, dj e intrattenitori che si esibiscono in una moltitudine di location. “Notte bianca” da non confondere con la “Notte dei saldi” che è in programma invece il primo sabato di luglio e che obiettivamente offre un incentivo in più: i prezzi ribassati.
«La “Notte bianca” - spiega Mauro Di Ilio, presidente dell’Associazione commercianti al dettaglio, artefice della proposta al Comune che l’ha accolta con una delibera di giunta approvata all’unanimità - vuole essere una festa di inizio stagione. Nel corso delle prime tre edizioni che si sono svolte con un certo successo in città l’iniziativa è sempre stata collegata a un evento specifico, l’anno scorso in particolare all’arrivo in città del Giro d’Italia». Fu una notte bianco-rosa mentre quella del 2013 fu bianco-azzurra in onore del pesce azzurro dato che in piazza Ponterosso fu preparato il “sardon in savor più grande del mondo”.
Quest’anno proprio piazza Ponterosso è off-limits, il che potrebbe essere anche un fatto positivo dal momento che tutta quell’area sta subendo un’operazione di riqualificazione urbanistica, ma un altro evento per caratterizzare questa edizione 2015 sembrava fino a un paio di mesi fa ben che pronto e oltretutto molto stuzzicante. Poteva essere una notte bianca-bianca, in base al colore dello scafo, o bianco-gialla, in base a quello del camino: si trattava comunque di festeggiare l’arrivo a Trieste in grande stile delle crociere.
E, grazie agli overnight annunciati da Costa, nei negozi e nei locali del centro sarebbe affluito qualche migliaio di crocieristi. Il dietrofront di Costa crociere che ha cancellato gli overnight triestini (la nave riparte il sabato in prima serata) ha preso però in contropiede, oltre a tutta la città, anche i commercianti che però non si sono persi d’animo e nell’organizzazione ci hanno comunque messo il massimo dell’impegno. Si era diffusa la voce di qualche malumore per una data un po’ in anticipo rispetto al previsto e decisa all’ultimo momento, ma Di Ilio smentisce: «La categoria è compatta e soddisfatta».
La “Notte bianca” di sabato dunque non sarà centrata su un tema particolare: «Quest’anno libero spazio all’immaginazione - afferma il presidente della categoria - tant’è che non c’è nemmeno un’unica organizzazione per quanto riguarda i momenti di spettacolo e di intrattenimento: ogni commerciante potrà allestire lo spettacolino che vuole proprio davanti al negozio». È quindi presumibile che i siti dinanzi ai quali soffermarsi o divertirsi, tra un acquisto e un cocktail, si moltiplichino.
Le vie interessate dal blocco completo della circolazione saranno via Mazzini, dove del resto la sperimentazione quotidianamente in vigore fino al 5 luglio è già partita ieri, un tratto di via Roma e corso Italia. E qui starà un’altra piccola scommessa dal momento che negli anni scorsi tutta la “movida” si concentrava tra via San Nicolò e piazza Unità lasciando semideserta proprio la parte alta di corso Italia. Qualche nuova apertura, in particolare quella recentissima del McDonald’s in piazza Goldoni, potrebbe leggermente rettificare anche questa tendenza.
Un certo incremento turistico in città negli ultimi mesi è stato notato anche dai commercianti. «È un fenomeno obiettivo - afferma Di Ilio - e va detto che i turisti, in passato molto più rari, ultimamente entrano anche in molti negozi e non rinunciano a fare una serie di acquisti. Analogamente si è anche ridestato un certo afflusso di acquirenti frontalieri, dalla Slovenia e dalle zone più vicine della Croazia. In occasione dell’ultima festività in Slovenia, un paio di settimane fa, c’è stato un mezzo boom».
Un certo afflusso da fuori città viene dato per scontato anche sabato notte e paradossalmente il principale appello è rivolto ai triestini. «Ribadiamo lo slogan già lanciato e cioè “Compra a Trieste” - conclude Di Ilio - . Fare la gita fuori città va bene, ma gli acquisti negli altri centri della regione o in Slovenia non convengono né per i prezzi né per la qualità».
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