Nuovi chef crescono La fantasia al potere tra menta e fragoline

Violette candite, quelle che piacevano tanto a Sissi, deliziose spirali di fragole, montagnole di bianco d’uovo montato, roselline biedermeier. Si sa che a tavola l’occhio vuole la sua parte. Ed è stato un autentico piacere estetico il primo impatto suscitato da ingegneri, architetti, farmacisti, grafici e professionisti, in totale 14 gourmet (anche se le iscrizioni erano di più) che ieri pomeriggio hanno voluto mostrare per la prima volta in pubblico le loro creazioni culinarie. Ironia della sorte il tema era la crostata, ma di crostate tradizionali non se n’è vista una. Segno che la fantasia in cucina è fondamentale, vista l’ottima riuscita qualitativa dell’evento organizzato da Ginger Expectation, il blog della giovanissima food blogger Beatrice Donda.
Cornice d’elezione villa Gentilomo, la dimora neoclassica ai piedi di largo Poromontorio progettata nel 1850 dall’architetto Giovanbattista de Puppi e messa a disposizione dal team di Trieste Villas. Trentaseienne, tre figli e il mestiere da commessa appena abbandonato per dedicarsi alla sua passione di pasticceria: Marina Coceani, è lei la vincitrice. I profumi della Val Fiscalina, vicino a Sesto, le hanno ispirato i sapori di una torta sinuosa, che ha colpito la giuria tutta al femminile. «La menta fresca è il tocco giusto la cui fragranza si avvertiva mentre si scioglieva in bocca - ha detto Chiara Marchi, autrice del blog Miss Claire, e ieri in giuria con Milena La Porta della pasticceria La Bomboniera e Mimma Bruccoleri, che ha partecipato a Bake Off Italia, il talent show dedicato alla pasticceria condotto da Benedetta Parodi - e l’estetica era perfetta, la crema compatta, la torta si tagliava ottimamente». Al secondo posto un altro giovanissimo, stavolta uomo, Stefano Pittini, dipendente in uno studio che realizza insegne artistiche e di emergenza che lui poi installa in città. Ma la vera passione di questo ragazzo di 23 anni è aprire una pasticceria con un’amica. Le sfoglie di pesche in superficie, che agghindavano la torta, inizialmente hanno insospettito Bruccoleri, altoatesina innamoratasi di Trieste, che per anni ha lavorato nella moda: «Mai mettere un ingrediente decorativo che non faccia parte dell’impasto, questa è la regola». Ma la prova schiacciante è arrivata quando le sue papille hanno sentito il sapore del frutto.
Latte e miele, ma anche cioccolato, per un palato fine, “Lavanda mon amour” ha colpito, come la torta della semplicità, creata dalla farmacista Rita Bellavia, “Dolce proposito”, che per la prima volta in vita sua ha preparato una torta, quella che poi è arrivata terza. Ma è saltato fuori anche un secondo a pari merito: è Antonio Castagna. Lavora in un patronato ora, ma in passato era nel laboratorio “I dolci di Fulvo”. Unica pecca: «Non si riusciva bene a tagliare», ha detto sorridendo Mimma. La forma fantastica da biscotto brasiliano ha fatto breccia negli occhi del pubblico, che poi ha potuto spazzolare le invenzioni. Ma anche degustare alcuni prodotti italiani e non tra i dipinti en plain air di due artisti di talento, Andrea Solaja e Roberto Del Frate. A partire da quelli di Trieste Caffè, torrefazione non industriale, da cui nasce anche un liquore in collaborazione con Piolo & Max. E pure i succhi di “Bevande futuriste”, la giovane azienda trevigiana che realizza cento per cento prodotti italiani. E infine i prodotti del ristorante Ruj. «Standard elevati rispetto a quello che pensavo», ha commentato La Porta. Lodata per bravura e bontà Lisa Smaila, una bambina che con “Super Fantasy” ha dimostrato di poter già indossare il grembiule da cuoca. Mai esibire una torta con il vassoio, questo il dictat di Bruccoleri. A tradire la maestra Elena Portosi con “Amore e stelle”. Una torta un po’ “sciupata”, perché caduta a terra, invece l’ha presentata Maria Rosaria Cerasuolo con “Cioccoamore”. Una bomba calorica da Mastechef l’ha fatta Cinzia Leone, una torta nella torta. «Molti dolci non li definirei proprio crostate - ha commentato La Porta- anche se sono tutti stati bravi». Hanno partecipato anche Roberta Fontana, Maddalena Giuffrida, Antonio D’Arcangelo, Simonetta Rossetti, Anna e Maria Graziosi, nonna e nipote, e Barbara Bellinati.
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