Nuovo polo del freddo a Mossa collegato all’interporto

Bumbaca Gorizia 28.03.2019 Sequestro discarica abusiva Mossa © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 28.03.2019 Sequestro discarica abusiva Mossa © Fotografia di Pierluigi Bumbaca



Mossa si dà una mossa e guarda avanti. E come ultimo atto, l’amministrazione comunale uscente traccia la strada (che potrebbe diventare un’autostrada) per il riutilizzo dell’area ex Bertolini, soprattutto della zona posta recentemente sotto sequestro perché lì venivano stoccate ecoballe in plastica. Ma non solo.

L’idea (anche se in realtà è qualcosa di più di una semplice bozza progettuale o di un’iniziativa da “libro dei sogni”) è quella di andare a realizzare un innovativo polo del freddo a Mossa collegato con l’Interporto Gorizia gestito dalla Sdag. Questo l’argomento all’ordine del giorno di un incontro, che verrà convocato a breve dal Comune di Mossa (a questo punto dalla nuova amministrazione) con l’assessore regionale alle Infrastrutture, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna e l’amministratore unico della Sdag Giuliano Grendene. L’obiettivo? Verificare la percorribilità di talune ipotesi di recupero e riconversione dei capannoni industriali dismessi in zona artigianale a Mossa, quindi non soltanto quelli che sono stati posti sotto sequestro di recente.

«Il nuovo polo logistico del food realizzato presso la Sdag, unito alla sinergia politica ed economica sostenuta e attivata dalla Camera di commercio Venezia Giulia con i Comuni di Gorizia, Trieste e Monfalcone, l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale e la Regione, non possono non far pensare ad un futuro diverso per la nostra area artigianale – afferma il sindaco uscente Elisabetta Feresin -. Attualmente nell’area industriale di Mossa insistono diversi capannoni dismessi la cui originaria destinazione era, comunque, quella di servire la catena del freddo, nonché quella alimentare. Stiamo lavorando con il Comune di Gorizia per verificare la possibilità di riconvertire parte di tali strutture e fornire nuovi spazi all’Interporto Gorizia–Sdag che potrà, a sua volta, mettere a disposizione delle aziende che si vogliono insediare nel territorio della ex provincia di Gorizia ulteriori servizi logistici e di spedizione per le proprie merci, in particolare nell’ambito del mercato del fresco e congelato».

«La realizzazione della bretella di collegamento all’autostrada - continua il sindaco di Mossa - non può che facilitare la realizzabilità di tale progetto, che ha tutta l’aria di poter disegnare una nuova vocazione per l’area artigianale di Mossa. Sarà poi compito del nuovo sindaco dare gambe a questa idea che ha tutti i requisiti necessari per diventare realtà e dare nuova vita all’area artigianale del paese, con tutti vantaggi che ne conseguono in termini di occupazione».

Va ricordato che l’autoporto, ormai dal 2015 (anno è stato aumentato il capitale sociale di Sdag da 330.534,40 euro a 1.830.534,40 euro) presenta conti finalmente in utile, dopo diversi esercizi “in rosso” che avevano messo a repentaglio la stessa esistenza della società. —



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