Operazione Vis, uno show da applausi

POLA. Un lungo applauso da parte dei tanti curiosi che vi hanno assistito ha sancito la perfetta riuscita dell’affondamento della Vis, l’ex motonave della flotta del Maresciallo Tito che ora diventerà tana per i pesci e attrazione per i sub sui fondali di largo Promontore. Ma c’è stata una differenza rispetto a quanto previsto: anziché in circa un’ora, lo scafo è colato a picco in pochi minuti. Ieri pomeriggio tutto è avvenuto così rapidamente da cogliere quasi di sorpresa i due artificieri che erano a bordo, e che sono stati recuperati in un battibaleno da un motoscafo preparato a questa eventualità.
Secondo l'ingegnere artificiere Vladimir Krajcar tutto è avvenuto molto velocemente poiché probabilmente il lamierino dello scafo è piu sottile e avariato del previsto, e l'esplosivo ha provocato falle più ampie di quanto preventivato: «Se avessimo avuto le lastre rentgen della struttura avremmo potuto calcolare meglio l'effetto dell'esplosivo».
Gli artificieri hanno attivato due cariche a distanza di un minuto l'una dall'altra, usando complessivamente poco meno di 40 chilogrammi di esplosivo. La prima era piazzata a circa metà dello scafo, la seconda a poppa. La Vis in pochi minuti si è adagiata su un fondale roccioso di 32 metri, 250 metri al largo di Capo Promontore, nella Baia di Polje, dopo una serie di detonazioni così forti da aver fatto tremare leggermente la terrafera.
All'affondamento pianificato - il primo del genere in Croazia - come detto hanno assistito in tantissimi: attorno alla Vis, tenute a distanza di sicurezza di cento metri dalle motovedette di polizia e Capitaneria di Porto, si sono piazzate circa 200 imbarcazioni sulle quali c'erano numerosi fotoreporter e operatori tv. In migliaia invece hanno assistito da terra. Per l'evento si sono riversate a Punta Promontore migliaia di auto che hanno formato chilometri di coda, e in molti non ce l'hanno fatta a giungere in tempo utile sul posto.
Da motonave di Tito, la Vis ora è chiamata a svolgere un'altra importante missione, in linea con i tempi: quella di museo o destinazione delle escursioni subacquee che nel sud dell'Istria stanno facendo molta tendenza. Così ha voluto il suo proprietario Arsen Brajkovi„, che aveva acquistato la nave nel 2002 in Montenegro. Come ha spiegato egli stesso, si sentiva molto legato alla Vis in quanto vi aveva trascorso molto tempo a bordo come marinaio della Marina militare jugoslava. Inizialmente voleva restaurarla e trasformarla in panfilo di lusso da noleggiare a diportisti facoltosi. Poi ha cambiato idea, evidentemente anche a causa dei costi astronomici ai quali sarebbe andato incontro. Ora intende guadagnarci qualcosa dalla concessione ventennale ottenuta dal Comune di Medolino, per sfruttamento delle escursioni subacquee. La Vis (in italiano Lissa) era stata costruita nel 1956 al cantiere Scoglio Olivi di Pola e Tito nei suoi viaggi vi aveva ospitato a bordo personalità di tutto il mondo. (p.r.)
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