“Orto in condotta” per tutti dal nido alla scuola media

Insegnare ai più piccoli ad alimentarsi correttamente coinvolgendoli nella coltivazione dell’orto. Un progetto nazionale che il Comune, con la collaborazione dell’associazione Slow Food, sta portando a termine con la partecipazione di ben 75 istituti scolastici. “Orto in condotta”, questa l’iniziativa, sta impegnando oltre 1.500 tra scolari, insegnanti, educatori e parenti nella cura di 75 orti realizzati in diversi spazi cittadini. Un vero successo che ha pochi termini di paragone nel resto della penisola.
Adottato a Trieste dall’assessorato all’Educazione guidato da Antonella Grim con la collaborazione della condotta locale di Slow Food, il progetto che si sta articolando in tre annate consecutive è partito nel 2012 con l’obiettivo di favorire nei bambini un approccio consapevole e appropriato con la natura e con la terra che produce e sostenta. Hanno aderito al progetto alunni di tutte le età che frequentano nidi e scuole d’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo grado per un totale di oltre una settantina di istituti comunali iscritti. «I bambini, seguiti dagli insegnanti formati da Slow Food e aiutati pure da alcuni familiari, hanno imparato a realizzare e condurre un orto a regola d’arte. Dalla preparazione del terreno alla semina – spiega Donatella Rocco, responsabile comunale della Rete scuole statali – dalla raccolta del prodotto sino alla verifica della sua bontà attraverso l’assaggio finale. Per tutti una grande soddisfazione e un apprendimento diretto e efficace di come il prodotto dell’orto giunga sulla propria tavola a beneficio dell’intera famiglia».
Tra i momenti da ricordare del progetto, la grande tavolata organizzata dal Comune nella Galleria del Tergesteo lo scorso giugno in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente. Almeno un centinaio di bimbi, seguiti dai propri insegnanti, familiari e addetti comunali, hanno pranzato allegramente assieme al sindaco Cosolini con una “zuppa del mercato” cucinata con le verdure invendute approvvigionate dal Mercato all’ingrosso. Le verdure coltivate invece negli orti delle loro scuole e in altri spazi urbani quali diversi ricreatori e il giardino dell’Itis, hanno sostanziato un mercatino allestito in piazza Verdi. I proventi delle vendite, oltre 1800 euro, serviranno ora a sostenere due orti scolastici africani grazie a un gemellaggio tra gli orti scolastici triestini e quelli delle località di Kolbisson, in Camerun, e di Orapwoyo in Uganda. «La messa a punto di Orto in condotta – informa Andrea Gobet per Slow Food - ha previsto la formazione degli insegnanti sui temi legati all’ortocoltura con testi da noi stessi forniti». «Oltre alla collaborazione della Condotta – continua Donatella Rocco – continuiamo a contare sulla preziosa consulenza del dipartimento di prevenzione dell’Azienda per i servizi sanitari, che oltre alla sicurezza alimentare dei pasti degli alunni verifica anche la qualità e la salubrità degli ortaggi prodotti nei piccoli».
Giunti alla fine di quest’anno alla conclusione del progetto triennale, ci sono concrete speranze che l’iniziativa possa ripetersi negli anni a seguire, sulla scia dell’impegno che il Comune ha per la promozione generale degli orti urbani. Per informazioni, il telefono dell’Area educazione del Comune è 040/6758731, la mail della condotta è slowfoodtrieste@gmail.com.
Maurizio Lozei
Riproduzione riservata © Il Piccolo