Il giovane palombo liberato dall’Area marina di Miramare

L’esemplare è stato pescato a Grignano e tenuto prima in osservazione

Stefano Bizzi
L’esemplare di palombo fotografato a Grignano da Stefano Corrò
L’esemplare di palombo fotografato a Grignano da Stefano Corrò

È stato pescato con il retino dal personale dell’Area marina protetta di Miramare e liberato in mare aperto il giovane esemplare di palombo che, la scorsa settimana, era stato avvistato nelle acque del porticciolo di Grignano. A raccontare questa particolare cattura con successiva liberazione è stata la stessa Amp di Miramare.

Un giovane squalo palombo diventa una star a Grignano
Lo squalo palombo avvistato a Grignano fotografato da Stefano Corrò

«Aveva un nuoto circolare piuttosto strano – ricorda Maurizio Spoto, direttore dell’Area Marina protetta – abbiamo quindi deciso di prenderlo con il retino e, appurato che non aveva ami o ferite, l’abbiamo rilasciato in mare aperto. Non lo abbiamo misurato ma avrà avuto una settantina di centimetri e speriamo abbia la possibilità di diventare adulto. Purtroppo, come abbiamo già avuto modo di dire, i palombi sono una specie in pericolo perché la loro pesca è consentita, ma non c’è una taglia minima per la loro cattura e, per questo motivo, vengono pescati anche gli esemplari più giovani».

Il palombo è minacciato proprio a causa dell’elevata percentuale di individui sessualmente immaturi legalmente pescati e sbarcati (spesso oggetto di pesca accidentale). L’analisi di modelli demografici per il futuro prevede una riduzione del 50% della popolazione nei prossimi 20 anni a causa del prelievo insostenibile.

Come già la verdesca che a maggio era diventata una star sulle Rive, il giovane palombo si era infilato nel porto di Grignano alla ricerca di cibo (crostacei o cefalopodi), ma in questo caso non sembrava in grado di riprendere da solo le acque libere. Pescato è stato quindi rilasciato nella zona A della Riserva dopo un periodo di osservazione.

«Difficile dire quali siano le sue possibilità di sopravvivenza, né se il nostro intervento sia stato risolutivo o meno», dicono dall’Amp. Consci che dal punto di vista ecologico l’intervento «è praticamente nulla», dall’Area marina di Miramare aggiungono però: «Siamo convinti che la conservazione di queste specie minacciate si giochi moltissimo anche sul piano della conoscenza, dell’informazione e della sensibilizzazione».

«Non mangiare squali, razze e pesci cartilaginei in generale sarebbe buona norma», conclude Spoto, ricordando che sui banconi dei nostri supermercati si possono trovare abitualmente giovani esemplari di palombo. —

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