Per l’architetto Crebelli la Cina è molto vicina
Da Trieste a Venezia e poi a Weimar, a Vienna, per trasferirsi in pianta stabile a Pechino. La giovane triestina Anna Edoarda Crebelli lavora in uno studio internazionale di architetti in Cina, dove sviluppa con successo progetti pubblici e privati in vari settori. Dopo il liceo Dante Alighieri Anna studia tre anni a Venezia scegliendo il Bachelor di Architettura, trascorre poi un’esperienza Erasmus a Weimar, in Germania, prima di tornare nella città lagunare. Si trasferisce successivamente a Vienna, dove inizia un master. «Gisela Podreka, rinomato architetto e moglie del famoso architetto Boris Podrecca – racconta - mi ha dato la possibilità di crescere nel suo studio. Sono rimasta in Austria, mi sono iscritta all'università locale e ho continuato a lavorare allo stesso tempo. E’ qui che ho scoperto la Cina. Abbiamo seguito quattro progetti per uno studio governativo cinese, che ci hanno portato a viaggiare tra Vienna e la Cina». Dopo la laurea a Vienna Anna decide di seguire proprio la strada dell’Oriente per sviluppare la carriera. «Mi sono decisa, ho convinto il mio ragazzo, anche lui architetto, a provare una nuova esperienza lontano e siamo partiti alla volta di Pechino, senza sapere esattamente cosa aspettarci. Tutto è andato meglio delle mie più rosee previsioni – sottolinea - nell' arco di un mese ho fatto circa una decina di colloqui e entrambi abbiamo trovato un’occupazione. Lavoro come architetto in uno studio tedesco, l’Obermeyer, che ha molte succursali in tutto il mondo, l' ufficio principale – spiega - si trova a Monaco. Sembra strano, ma da quando vivo in Cina parlo più tedesco che inglese. Nel mio ufficio siamo in trentacinque, maggioranza è cinese, tutti uomini, sono l' unica donna europea e italiana». Anna è stata subito catturata dal fascino del Paese. «Nell’ambito lavorativo la Cina è un altro mondo rispetto all' Europa. L'economia trainante si avverte soprattutto nel campo dell' architettura. Potendo contare su grossi capitali e molto spazio, il governo e i privati investono molto nell' edilizia, creano nuove infrastrutture, pianificano città intere ex novo, costruiscono ville e case. Direi che il Paese perfetto al momento per poter sperimentare e mettere in pratica senza limitazioni la propria professione.
Vivendo in una terra interessante e in continua evoluzione, la nostalgia di Trieste non è troppo forte. «Amo la mia città molto di più quando sono lontana, sono convinta che non la apprezzerò mai cosi tanto come adesso. Sono sempre stata una “barcolana” – scherza - Barcola è il mio rifugio, tutta la mia infanzia l’ ho passata lì».
Micol Brusaferro
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