Pillola del giorno dopo: boom di acquisti fai da te

TRIESTE Anno 2015: liberalizzazione della pillola dei “cinque giorni dopo”. Anno 2016: liberalizzazione della pillola del giorno dopo. L’Italia si adegua così alle normative europee. Conseguenza: i maggiorenni possono procurarsele in farmacia senza bisogno di ricetta medica. Conclusione: crollo verticale degli accessi ai consultori del territorio triestino e provinciale per chiedere consulenze, consigli e ricette di questo particolare anticoncezionale, che è in grado di fornire alle donne un mezzo privo di rischio per prevenire, e non interrompere, una gravidanza indesiderata dopo un rapporto sessuale non protetto o in caso di fallimento del metodo contraccettivo. Come si sa, infatti, queste pillole agiscono inibendo l’azione del progesterone e ritardando l’ovulazione di alcuni giorni, abbassano così il rischio che si verifichi la fecondazione.
I numeri parlano chiaro. Nel 2013 gli ingressi nei distretti per questa necessità erano stati 687. L’anno successivo un leggero calo con 648 richieste di contatto. La flessione più marcata arriva nel 2015, con 448 accessi. L'anno scorso il numero più basso in assoluto: 194. Un calo, dunque, in tre anni del 71,7% e in un anno del 56,6%. Tra i fattori che hanno prodotto questo radicale cambiamento, Maria Vittoria Sola, responsabile della Struttura complessa per la Tutela della salute dei bambini adolescenti e famiglia e del Consultorio familiare dale Distretto 3 Renata Ravelli, cita proprio la possibilità, concessa agli over 18, di acquistare questo metodo di contraccezione d'emergenza ormonale senza obbligo di prescrizione e direttamente in farmacia.
Va detto poi che, contestualmente, l’attività dei consultori è cambiata. La struttura un tempo attiva il sabato e la domenica all'interno del Pronto soccorso dell'ospedale Maggiore, ha chiuso nel 2016. In accordo con Asuits, la prestazione dei weekend viene garantita, per le minorenni, dal Pronto soccorso pediatrico del Burlo Garofolo. Resta invece garantita durante la settimana l'attività degli altri consultori, dove, al caso, viene somministrata gratuitamente la pillola del giorno dopo agli under 18, oppure viene prescritta la ricetta di quella per i cinque giorni dopo. «Si tratta però di pochi casi - commenta Daniela Gerin, responsabile dell'Ufficio progetti area sanitaria -. E comunque una piccola quota di maggiorenni, continua ad accedere o telefona per una consulenza».
Esiste peralto un dibattito acceso sulla liberalizzazione o meno del farmaco. Gerin non ha dubbi e si schiera a favore dell’attuale formula. «Potersi rivolgere direttamente in farmacia, anche di notte, per ottenere il farmaco, senza quindi essere condizionati dagli orari di apertura dei consultori è una comodità importante. L’aver reso più accessibile questo metodo riduce il numero di aborti. Parliamo di un sistema che ha poche controindicazioni, anche se è importante che, soprattutto le minorenni, capiscano che deve rimanere un farmaco d'emergenza».
Come detto se da un lato crollano le richieste della pillola del giorno dopo in Consultorio, dall’altro aumentano quelle in farmacia. «Dal 2015 abbiamo assistito a un netto incremento nelle vendite di quel prodotto, questo è un dato di fatto», commenta Marcello Milani, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Trieste. Un boom che impone un’attenzione e una riflessione diversa. «Bisogna fare prevenzione tra le giovanissime, perché questo è un ormone che non andrebbe preso alla leggera».
Quanto ai motivi che inducono ad acquistare maggiormente questo tipo di farmaco, secondo gli esperti possono essere molteplici. «Secondo me - risponde Gerin - il grande aumento nell’uso di questa pillola non dipende dal fatto che lo si prenda con eccessiva leggerezza. Credo piuttosto che ad assumerlo oggi siano donne che, in passato, si vergognavano di accedere al Consultorio e che quindi, piuttosto che farlo, rischiavano di andare incontro ad una gravidanza indesiderata. Possiamo pensare poi che oggi ci siano minorenni che si fanno aiutare dalle amiche maggiorenni, che acquistano per loro il farmaco». Altri farmacisti invece sottolineano la frequenza degli stessi soggetti che si presentano al bancone richiedendo più volte in poco tempo la pillola del giorno dopo (13,99 euro) o quelle dei cinque giorni (26,90 euro). «Ma non ha gravi controindicazioni - sottolinea Gerin -. È ovvio però che non deve essere usato come contraccettivo abituale: perché non è sicuro».
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