Più risorse in Finanziaria a salute, lavoro e cultura

I ddl di bilancio e stabilità per il 2017 incassano il secondo via libera della giunta. Nel vivo l’iter della manovra che aumenta di 300 milioni e sale a 3,7 miliardi
La presidente della Regione Debora Serracchiani
La presidente della Regione Debora Serracchiani

TRIESTE. Soldi in più per le attività produttive e il lavoro, per la cultura e lo sport, oltre che per la sanità che, come di consueto, drena la maggior parte delle risorse. Dopo una settimana di primi confronti interni, il via libera del Cal, il Consiglio delle autonomie locali, e le consultazioni con le parti sociali, la giunta regionale approva in via definitiva la Finanziaria 2017, manovra che si compone di due ddl: Stabilità e Bilancio di previsione. Come annunciato, ci sono 300 milioni in più rispetto a un anno fa. Si toccano così i 3,7 miliardi di risorse libere, di cui 2,6 copriranno sanità e politiche sociali. La salute, in particolare, “guadagna” 90 milioni rispetto all’anno scorso, ma l’incremento complessivo, dovuto in particolare al progressivo trasferimento delle funzioni dalle Province alla Regione, con annesse componenti di gettito, beneficia più di un settore.

 

Primo ok alla manovra da 300 milioni in più
L'assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni

 

Tra gli aumenti più rilevanti a confronto con l’iniziale della Finanziaria 2016, spuntano i 22 milioni in più per le attività produttive (da 36 a 58), i 19 milioni in più per l’assessorato Panariti tra lavoro, istruzione e università (da 56 a 75, tornano tra l’altro i lavori socialmente utili) e gli otto milioni in più (da 42 a 50) tra cultura e sport. Risorse consistenti che, introiti provinciali a parte, sono anche conseguenza dei nuovi principi contabili figli del pareggio di bilancio, spiega l’assessore alle Finanze Francesco Peroni, un «modello che già dallo scorso esercizio ci ha abituati a una maggior concentrazione degli stanziamenti nella prima fase, a scapito della tradizionale distribuzione in due tempi, manovra finanziaria invernale e assestamento estivo».

Se ne giova tra gli altri il vicepresidente Sergio Bolzonello che ha chiesto e ottenuto più fondi in Finanziaria 2017 «per gestire al meglio il nuovo canale contributivo unico per il turismo, effetto della legge prossimamente in aula, ma anche le partite dei fondi di rotazione e dell’accesso al credito». Netto incremento anche per Panariti che evidenzia tra le altre poste «lo sforzo importante» a favore dei disabili, due milioni per l’inserimento lavorativo e 2,5 milioni per la loro formazione, oltre al ripescaggio del fondo per i lavoratori socialmente utili, misura che era stata interrotta quest’anno a livello statale, uno degli effetti collaterali del Jobs Act. In assestamento di bilancio la Regione aveva ritenuto di non rifinanziare un istituto che non aveva più un fondamento di legge ma, fa sapere l’assessore regionale, «siamo ora riusciti a recuperare la misura utilizzando la vecchia normativa».

New entry anche la norma AttivaGiovaniFvg (un milione regionale, un milione del Fse) a favore della categoria Neet (giovani che non lavorano, non studiano e non fanno formazione), sollecitata a dedicare un anno all’acquisizione di competenze trasversali per l’ingresso nel mercato del lavoro. «Un’iniziativa concreta - sottolinea la presidente Serracchiani - anche intesa a costruire buone relazioni tra cittadini e maturare una visione del territorio, dei suoi bisogni e delle opportunità che può offrire». Gianni Torrenti, assessore a cultura e sport, si ritrova a sua volta con qualche milione in più, tra l’altro per il fatto di aver rilevato dal fondo sociale il capitolo dei minori stranieri non accompagnati. «Conto complessivamente otto milioni in più che consentiranno qualche investimento significativo nello sport: 1,8 milioni per le piste di atletica, 1,3 milioni per le manutenzione straordinarie, 750mila euro per quelle ordinarie, 350mila euro per gli impianti di tiro a segno».

 

Regione, spunta un tesoretto da 100 milioni
Il palazzo della giunta regionale in piazza Unità

 

Nel welfare, informa inoltre la giunta, verranno garantiti l’operatività dei servizi socioassistenziali dei Comuni, le misure di sostegno al reddito, l’abbattimento delle rette nelle case di riposo, il fondo per l’autonomia possibile, le politiche per la famiglia e i servizi a favore delle persone disabili, nonché per finanziare spese di investimento per le case di riposo e l’abbattimento di barriere architettoniche. Continuità anche per sostegno scuole per l'infanzia, servizi scolastici, diritto allo studio e centri di ricerca. Confermati poi i 402 milioni alle autonomie locali, trasferimenti che derivano dalla quota compartecipata dei tributi erariali, i 78,5 milioni per ambiente ed energia, a coprire i costi di funzionamento dell’Arpa, gli interventi della Protezione civile (nove milioni), di difesa del suolo e depurazione delle acque, lo sconto carburanti (40 milioni).

Infrastrutture, mobilità e edilizia (un vasto “pacchetto” tra trasporto pubblico locale e settore casa) assorbono altri 387 milioni. Risorse agricole e forestali si fermano a 49 milioni, comprendenti le spese di funzionamento dell’Ersa, le iniziative di promozione dell’agroalimentare e i 5 milioni per lo sviluppo della montagna.

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