Presepio multiculturale messaggio di convivenza

CORMONS. Un originale presepe realizzato da bambini di tutte le etnie e fedi religiose come testimonianza concreta del valore della multiculturalità. È quello che fa bella mostra di sé nella vetrina della Pro loco di Cormòns, la cui bellezza non è passata inosservata: si tratta di quello realizzato dagli alunni della scuola primaria "Manzoni", che proprio per la sua qualità è risultato il vincitore del concorso di presepi parrocchiale “Presepi Web” con il 66% dei voti, un vero e proprio plebiscito, battendo nettamente le altre 12 in gara. Il manufatto è stato inserito anche nell'iniziativa regionale denominata Giro Presepi Fvg e partecipa alla rassegna Presepi in Città organizzata dal Comune di Cormons. La scuola ha raccolto infatti la proposta dell'amministrazione comunale e ha aderito a quella più ampia della Regione «con l'intento di valorizzare, attraverso un approccio interdisciplinare, lo spirito di collaborazione nel rispetto delle tradizioni locali» come spiega l'insegnante Mirella Kenda. L'attività, che rientra tra quelle programmate nell'area denominata "Scuola inclusiva" dell'Istituto "Pascoli" di Cormons, ha visto la partecipazione degli alunni di tutte le classi, di diverse etnie e fedi religiose, dalla prima alla quinta. «Il presepe è stato realizzato durante le attività laboratoriali del lunedì pomeriggio, quando gli alunni lavorano per classi aperte - aggiunge Kenda -: il progetto è partito con una chiacchierata a ottobre, per scoprire la forma delle case in Palestina, l'abbigliamento del popolo ai tempi di Gesù, l'ambiente in cui si è svolta questa storia sempre così affascinante, quella che da millenni incanta grandi e piccoli con la straordinaria nascita del bambinello, ed ecco che, magicamente, i contenitori dei succhi di frutta e del latte, i tappi di sughero e cartoncino, lana e stoffa, carta da pacco hanno iniziato a prendere forma: casette dal tetto piatto e con le porte ad arco, personaggi tradizionali e fantasiosi, curati nei minimi particolari, pecorelle, palme e alberi, un territorio brullo e qualche collina, una capanna, un piccolo laghetto: e il presepe era pronto». Le mani operose di bambini non solo italiani, ma anche originari di altri Continenti (Africa e Asia in particolare) hanno disegnato, tagliato, incollato, modellato con passione ed entusiasmo: tutti hanno collaborato, dai piccoli di prima ai grandi di quinta. «L'impegno nel saper fare è cresciuto di pari passo con quello del saper essere - conclude Kenda - essere capaci di ascoltare, di accettare, di accogliere e di portare un contributo positivo per la riuscita di un progetto comune è stato il risultato raggiunto dai bambini con questo progetto. La cui bellezza estetica va di pari passo con quella valoriale: un insegnamento di condivisione e convivenza, da parte di questi alunni, nei confronti di tanti adulti che urlano e predicano solo odio e divisione». (m.f.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo